“Dignità autonome di prostituzione”, tutta la magia del bordello artistico

dadpOrmai già da qualche anno in giro per le strutture di tutt’Italia, lo spettacolo “Dignità autonome di prostituzione” di Luciano Melchionna mette sempre più in evidenza come si possa rivoluzionare in qualche modo il concetto di teatro contemporaneo, miscelando al tempo stesso cultura ed innovazione registica con una grande originalità.

Il format ideato dallo stesso Melchionna e Betta Cianchini fa entrare gli spettatori in un bordello dell’arte in cui, dopo un inizio scoppiettante in cui vengono presentati i vari “prostituti” che prenderanno parte al gioco, si darà inizio al modo più interattivo di fare teatro. Con le stesse modalità delle vecchie case chiuse, aitanti maitresse inviteranno gli spettatori a dividersi in gruppi per selezionare la propria “escort” o il proprio gigolò e seguirlo in uno dei luoghi del teatro per assaggiare la sua performance.

Ovviamente di sessuale, oltre alla maniera giocosa di selezionare il proprio attore preferito, ci sarà ben poco visto che, quello a cui assisteranno gli spettatori, saranno brevi monologhi, spesso presi in prestito dalla cultura internazionale e rivestiti dalla regia di Luciano Melchionna o scritti da quest’ultimo per mettere in evidenza le notevoli doti dei membri del cast, sempre scelti con grande cura e passione.

“Dignità autonome di prostituzione” è uno spettacolo ed è un gioco al tempo stesso: qualcuno potrà essere maggiormente interessato dalle performance delle “intrattenitrici”, pronte ad offrire delle grandi perle teatrali, chi invece sarà più divertito dalla fase della contrattazione con gli stessi professionisti del “sesso”.

All’ingresso ogni spettatore verrà omaggiato di pochi dollarini, ricaricabili in qualsiasi momento, vera e propria moneta con la quale acquistare le prestazioni recitative, e prima di assistere a ciò che gli attori avranno da proporre, avverrà un vero e proprio accordo sulla spesa da effettuare, il tutto con un giocoso e divertentissimo gioco al ribasso tutto improvvisato.

Ironia, goliardia, intrigo e fascino solo alcuni degli ingredienti fondamentali dello spettacolo che bisognerebbe vivere in prima persona per poter comprendere fino in fondo il livello di interesse e divertimento capace di sprigionare.

Gaetano Cutri

Napoli – Teatro Bellini 23 gennaio 2014

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