A Sorrento eccezionale successo della mostra su Salvador Dalì

IMG_7668 bisA fare da cornice alla straordinaria mostra di Salvador Dalì è l’incantevole Villa Fiorentino, che, sita nel cuore di Sorrento, fu fatta edificare in perfetto stile coloniale statunitense, negli anni trenta, dai coniugi Fiorentino.

La mostra è stata curata dal presidente della Statton Foundation, Beniamino Levi, che a partire dagli anni Sessanta ebbe modo di incontrare in diverse circostanze l’artista catalano.

Salvador Domènec Felip Jacint Dalí i Domènech, marchese di Púbol (Figueres11 maggio 1904 – Figueres23 gennaio 1989). Artista versatile e di smisurato talento, mitomane e geniale al contempo, fece della sua ingegnosa e acutissima stravaganza il suo emblema, catturando l’interesse di una moltitudine di persone tra entusiasti estimatori e accesi contestatori. Il suo genio creativo si manifestò in svariati campi: dalla pittura alla scultura, dalla drammaturgia al design, dalla fotografia al cinema.  Celebre la sua frase : “Ogni mattina, appena prima di alzarmi, provo un sommo piacere: quello di essere Salvador Dalì!

In mostra: sculture in pasta di vetro, gioielli in oro, statue di bronzo, incisioni in legno, pergamene e mobili d’arredo. Oltre cento opere dai peculiari tratti, di natura onirica e simbolista, propri dell’artista. Un itinerario ricchissimo e suggestivo, dalle svariate sfaccettature, che ripercorre le principali fasi del genio surrealista, non prive di seduzioni rinascimentali e cubiste.

IMG_8554 bisTra le numerose sculture presenti in mostra spiccano: “Adamo ed Eva”, “Donna in fiamme”,  “Newton Surrealista”, “Torero Allucinogeno”,  “Omaggio a Tersicore” (musa rappresentata da due figure danzanti: una dai lucidi e levigati tratti, l’altra da forme totalmente spigolose; specchio della contrapposizione tra grazia e caos), “L’orologio molle”, simbolo ricorrente in Dalì, apparso per la prima volta ne “La persistenza della memoria”, “Elefante cosmico”, ispirato al piedistallo di una scultura del Bernini, rappresenta un ele

fante dalle zampe sottilissime che trasporta un antico obelisco. Si distinguono numerose altre sculture per i particolari simboli surrealisti, tra spiritualità e sessualità, che hanno caratterizzato l’intera produzione dell’artista catalano: uova, formiche, chiocciole, orologi e l’esclusivo rinoceronte dal caratteristico corno, espressione, quest’ultimo,  della geometria divina in quanto cresce secondo una spirale logaritmica.

IMG_7682 bisParallelamente alle figure in bronzo, una serie di sculture in pasta di vetro – risultato della fruttuosa collaborazione tra Dalì e la Daum Cristallerie – accompagna il visitatore lungo lo straordinario percorso della mostra. Ed ancora si susseguono: dipinti e grafiche autografe dai temi biblici e letterari; i Caprice de Goya (rivisitazione delle celebri stampe del 1799 che riportano i “capricci” della decadente società spagnola di quegli anni); una collezione di pregiati gioielli in

 

oro; singolari collages; alcuni straordinari mobili surrealisti (tra cui il leggendario Divano Labbra di Mae West).

Ma la mostra si irradia anche all’esterno di Villa Fiorentino, dove quattro suggestive sculture monumentali si possono ammirare nelle più rappresentative piazze di Sorrento: “La donna in fiamme” in piazza Tasso; “Il profilo del Tempo” in piazza Veniero; “Piano Surrealista” in piazza Sant’Antonio; e, per la prima volta esposta al pubblico, “Omaggio a Tersicore” in piazza A. Lauro.IMG_8674 bis

Conclusasi lo scorso 13 ottobre (dopo due settimane di proroga), la mostra, egregiamente organizzata, ha superato ogni possibile aspettativa di successo con un’affluenza di quarantacinquemila visitatori. Un vero trionfo per la Fondazione Sorrento, nonché per il Comune della radiosa località turistica. Trionfo che ha creato i presupposti per un ulteriore grande evento che avrà luogo il prossimo anno e che vedrà protagonista (in una mostra antologica a lui dedicata) un altro grande artista del secolo scorso: Pablo Picasso.

Marcella Siano

THE DALI’ UNIVERSE SORRENTO  Villa Fiorentino – Sorrento Fondazione 

(9 giugno 2013 – 13 ottobre 2013)

(Foto di Luana Di Sarno)

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