L’eterno ricatto del mondo dello spettacolo


Caroline Pagani è un’attrice di talento, eclettica, abituata a costruire su di sé e sulle
istanze individuali e sociali che sente più urgenti le proprie drammaturgie e regie. Nel
chiuso delle sue elaborazioni artistiche – certamente frutto di lunghe riflessioni e messe a
punto sfidanti e sfiancanti, come i suoi spettacoli spesso rivelano – anche questa volta
allestisce uno spettacolo sofisticato, specchio della propria versatilità e duttilità, andando a
pescare un tema noto e spigoloso come quello del talento femminile umiliato dalla
pochezza della società dello spettacolo maschilista.
“Mobbing dick” racconta la prostrazione e la frustrazione di un’attrice che si prepara con
certosina abnegazione per un lungo provino al cospetto di un regista capriccioso e volitivo
(presente solo in voce, quella di Davide Livermore), perennemente insoddisfatto dalle
ardue prove attoriali cui l’aspirante si sottopone, puntando grevemente e unicamente sulla
fisicità desnuda della malcapitata.
In questi vani tentativi di farsi apprezzare per ciò che sa fare e non per quel che appare,
Pagani si cimenta con i classici shakesperiani (tra gli altri, “Sogno di una notte di mezza
estate”, “Misura per misura”), dedicando loro ampi momenti della rappresentazione e non
di rado interpretando più parti (Antonio e Cleopatra, Romeo e Giulietta). Lo spettacolo è
dunque un continuo andirivieni tra classici e contemporaneità, dentro e fuori, dove il dentro
dimostra l’indiscutibile valore attoriale sia dell’attrice che dell’attrice che fa l’attrice (per
quanto alcuni segmenti risultino lunghi e poco masticabili), il fuori è l’interazione con il
fantasmatico tiranno del palco, nei quali Pagani regala il meglio di sé in quanto a risposte
brillanti, tempi (anche comici) perfetti, mimica centrata.
“Mobbing dick” ha il pregio di essere un testo e un allestimento mastodontico per energie
richieste e poliedricità, ma porta con sé il difetto di proporre troppe volte il medesimo
schema narrativo (provino–esito) e salti di registro (drammatico e comico) che faticano ad
amalgamarsi, anche per via dell’inserimento di elementi di surrealtà (cari alla poetica di
Pagani) che un poco confondono la ricerca di una direzione chiara e netta allo svolgersi
della storia.

Francesco Giannotti

Teatro Lo Spazio – Roma
9 e 10 ottobre 2024
“Mobbing dick” di Caroline Pagani
regia Caroline Pagani
con Caroline Pagani
voce fuori campo Davide Livermore

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