“Cartoline da casa mia”, al Cometa Off di Roma
Scompigli e riflessioni per un’apparente libertà

Grande successo per “Cartoline da casa mia” al teatro Cometa Off di Roma, che si è ritrovato in pochi minuti con gli ingressi sold out per entrambe le serate, malgrado i giorni feriali.
Un’affluenza importante per uno spettacolo che da sei anni porta alla luce una tematica che suscita scompiglio e riflessioni in ogni spettatore.
Bruno Petrosino attraverso la regia di Antonio Mocciola ha dato vita ad un Fosco (interpretato da Bruno Petrosino) che rappresenta la parte più introversa di una sofferenza desertica, vissuta con una nudità vestita di un’apparente libertà.
Attraverso l’analisi duale di vari aspetti, Fosco si trova bloccato nel limbo della sua esistenza, non riconoscendo in sé stesso l’essenza della vita, sdoppiandosi in discorsi logici e contraddittori dove la verità si mostra con insidia.
Amore, morte, sessualità, innocenza, violenza, indifferenza, poesia e tanto altro in uno spettacolo dove le cartoline sono il punto di incontro delle varie realtà che Fosco rivive in sé costantemente come un tormento.
“Cartoline da casa mia” è la zona di comfort dove ci si rifugia, non sapendo mai se sarà una trappola o una salvezza.

<b>Antonella Formisano</b>

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