L’ “Edipus” di Dominio Pubblico

Per la stagione di Dominio Pubblico, è stato in scena l’ “Edipus” di Testori che, grazie all’ideazione registica di Muscato e all’indimenticabile prova attoriale di Allegri, acquista nuova luce.

Si tratta del terzo ed ultimo capitolo della trilogia degli Scarrozzati (Ambleto, Macbetto ed Edipus) in cui il virtuosismo linguistico dell’autore raggiunge il culmine dell’espressionismo attraverso una mescolanza di dialetto lombardo, arcaismi e francesismi. L’attore torinese è il capocomico e l’ultimo superstite della compagnia, nonostante sia stato abbandonato dalla prima attrice e dagli altri colleghi vuole mettere in scena ugualmente questa tragedia classica.

Così Allegri interpreta Laio, Giocasta, Edipo e la plebe di Tebe intervallando il racconto del mito alle confidenze autobiografiche di un malinconico e tenace attore. Qualche fantoccio e pochi elementi scenici per dividere le quinte dal proscenio fanno risaltare immediatamente la grande abilità di Allegri.

La struttura dello spettacolo è circolare: si apre e si chiude con un fermo immagine su una sedia da regista su cui è scritto a caratteri cubitali “Fragile”, da cui si intravede un naso da clown ed un sorriso. Nonostante tutte le difficoltà in cui verte il teatro e nonostante la precarietà di questo settore abbiamo ancora la fortuna di assistere ad un’opera d’arte come la messa in scena dell’Edipo di Allegri e Muscato.

Roma, teatro Orologio, 06 marzo 2015

Erika Morbelli

 

Muscato/Allegri

EDIPUS

di Giovanni Testori

con Eugenio Allegri

regia di Leo Muscato

produzione Pierfrancesco Pisani, NidodiRagno, OffRome, Artquarium

In collaborazione con Infinito s.r.l e Fondazione Orizzonti d’Arte

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