“A cuore scalzo”, Anna Capasso
Tutte le sfide della cantattrice

Anna Capasso è pronta all’ennesima sfida di una carriera cominciata in giovanissima età, ed ora in attesa di un nuovo giro di vite: l’attesissimo film “Gramigna”, sui grandi schermi da ottobre: “Sono molto contenta – dichiara – di interpretare un film dagli altissimi valori educativi. E’ la storia di un camorrista, interpretato da Biagio Izzo, in un paese dell’agro aversano. Suo figlio diventa imprenditore, decidendo di cambiare vita. Io sono Maria, moglie di Nicola, il fratello del protagonista. E sono una donna integra, che cerca di proteggere il figlio dalle tentazioni della malavita”. Prodotto da Klan Movie e diretto da Sebastiano Rizzo, “Gramigna” è in collaborazione con Unicef, di cui Anna è testimonial da tanti anni. “Il mio percorso artistico però – racconta – parte dalla musica, dall’esperienza dolceamara di Sanremo giovani. Un momento di grande intensità, da cui sono uscita frastornata. Avevo solo 13 anni, e ho deciso di investire tutta me stessa nel teatro, la mia grande passione”. Ed ecco dunque il boom di “Quartieri spagnoli” di Gianfanco Gallo, per la regia di Enrico Maria Lamanna: “Gianfranco mi ha regalato un approccio sereno al palcoscenico -ricorda Anna – ed è chiaro che più fai e più impari, batoste comprese. Con lui mi sono formata come donna e come artista. In generale ho riscontrato che più i capocomici sono grandi, e più sono umili. Penso a Nello Mascia, con cui ho lavorato in “Festa di Piedigrotta”, un ottimo spettacolo sempre sold out. Ma ricordo con grande gioia anche l’esperienza con Patrizio Oliva in “Due ora all’alba” di Luciano Capponi”. Trovato l’habitat ideale nella forma-musical, in cui la Capasso può esprimere i suoi talenti di cantante ed attrice, fioccano spettacoli ed esperienze televisive, radiofoniche e cinematografiche, nonché premi su premi, davvero tanti per la sua giovane età. “Tra le esperienze più interessanti potrei citare “Sangue del mio sangue”, una serie Tv basata su storie di femminicidio, e io sono stata protagonista di una puntata. E’ un tema che mi prende molto. Ma anche “Donne in viaggio da Napoli a Broadway”, un percorso di canzoni e prosa molto appassionante”. Ma per lei, nata a Capua, il rapporto con Napoli è bello e controverso: “Una città splendida e difficile, dove ho trovato tanta competitività, spesso feroce. Io non ho mai mollato, ma l’amarezza di vedere che le produzioni chiamano sempre gli stessi nomi ogni tanto mi fa vacillare. Inoltre, non esiste una vera agenzia di attori. E sono basita dal fatto che, con tutti gli spazi all’aperto che abbiamo, non ci siano spettacoli en plein air”. Cresciuta a pane ed Aretha Franklin, la Capasso ha gusti musicali precisi: “In Italia Giorgia, ma da piccola ero sedotta dalla voce di Celine Dion. Mio padre suonava il piano, ma io cantavo di nascosto, forse per un eccessivo pudore, essendo sempre stata ipercritica”. Si definisce “testarda e permalosa, precisa ed attenta, buona e generosa” al punto che “qualcuno, spesso, se n’è approfittato”. Ma se dovesse esprimere desideri non ha dubbi, e i suoi begli occhi si illuminano: “Vorrei fare questo lavoro, per sempre”.
Antonio Mocciola

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