“Al canto, al ballo. Come un giorno nacque l’opera a Firenze”

In scena al Teatro Goldoni il nuovo spettacolo di Manu Lalli che racconta ai bambini la nascita dell’opera lirica.

Al canto 2C’è un po’ di tutto in “Al canto, al ballo. Come un giorno nacque l’opera a Firenze”, ultima creazione di Manu Lalli andata in scena al Teatro Goldoni e realizzata grazie alla collaborazione tra l’Opera di Firenze/Maggio Musicale Fiorentino, Venti Lucenti e il Conservatorio di Musica “Luigi Cherubini”. Citazioni che vanno dai prologhi delle commedie di inizio Cinquecento, come la “Cassaria” di Ariosto o “La Calandria” del Bibbiena, con quei loro appelli alla nascita di una nuova forma di teatro (la commedia in prosa volgare), o dalla scena cinquecentesca di città, con la ripresa del bozzetto realizzato da Baldassarre Lanci nel 1569, sino a brani del repertorio operistico quali “Traviata” di Giuseppe Verdi, o alla musica leggera novecentesca, con “Il mondo” di Jimmy Fontana e “Parole parole” di Mina. Senza dimenticarsi la Commedia dell’Arte. Il tutto per creare uno spettacolo divertente e accattivante che, come spiega la stessa regista, racconti ai più piccoli un ‘sogno’, quello della nascita dell’opera lirica nella Firenze del 1600.

Al canto 3«Quando nasce l’opera lirica?» «E dove?» sono infatti due delle domande che i bambini hanno spesso posto alla Lalli, da quasi venticinque anni impegnata con progetti di teatro, educazione e divulgazione dell’opera lirica in collaborazione con enti, teatri e scuole sul territorio nazionale ed estero. Il progetto “Al canto al ballo”, nato su suggerimento di Pierangelo Conte, coordinatore artistico dell’Opera di Firenze, é pensato per rispondere proprio a questi interrogativi. Tra realtà e una buona dose di necessaria fantasia ci ritroviamo nella Firenze medicea e assistiamo alle sperimentazioni dell’Accademia dei Bardi, i cui membri – letterati, poeti e musicisti – sono impegnati a rinnovare la tradizione del madrigale per avvicinarla a quella che si credeva la prassi musicale della tragedia antica in cui la parola, accompagnata dalla musica, esprimeva sentimenti profondi ed emozioni. Nacque così il recitar cantando che aveva già nelle sue strutture principali tutti i segni di ciò  che sarebbe poi diventata l’opera lirica. La prima importante occasione per sperimentare il nuovo modo di fare musica fu un avvenimento fondamentale per la dinastia regnante: il matrimonio di Maria dei Medici con Enrico IV, seconda occasione in cui una Medici saliva sul trono di Francia. Durante quei festeggiamenti, all’ultimo piano del Palazzo dei Pitti, andò in scena l’“Euridice” di Jacopo Peri su testo di Ottavio Rinuccini dando il via alla plurisecolare storia del melodramma.

Sono i preparativi per questo spettacolo, nella sostanza, quelli che ci vengono raccontati, tra amori e rivalità professionali. Ma il vero merito dello spettacolo di oggi è quello di aver coinvolto nella realizzazione giovani artisti come l’Ensemble di Musica Antica e gli strumentisti del Conservatorio di Musica “Luigi Cherubini” di Firenze, le voci bianche del coro “Opera in Campo”, ma soprattutto tanti entusiasti, divertiti, ma anche emozionati studenti della scuola secondaria di I grado dell’Istituto San Giuseppe di Firenze.

Firenze – TEATRO GOLDONI, 18 novembre 2015

Lorena Vallieri

AL CANTO, AL BALLO. COME UN GIORNO NACQUE L’OPERA A FIRENZEregia e scrittura scenica di Manu Lalli; direttore e musiche originali: Carlomoreno Volpini; Scene: Roberta Lazzeri; luci: Alessandro Tutini; coro di voci bianche: “Opera in Campo” e Scuola secondaria di I grado dell’Istituto San Giuseppe di Firenze; orchestra: Ensemble di Musica Antica e Strumentisti del Conservatorio di Musica “Luigi Cherubini” di Firenze. Nuovo allestimento: Opera di Firenze/Maggio Musicale Fiorentino in collaborazione con Venti Lucenti e il Conservatorio di Musica “Luigi Cherubini”

Interpreti: Francesco Pomicino, Michele Monasta, Chiara Casalbuoni, Gabriele Zini, Cecilia Russo, Luca Baldini, Federico Zini, Andrea Landi, Dioklea Hoxha, Beatriz Oyarzabal Pinan, Yerzhan Tazhimbetov, Paolo Breda Bulgherini.

Share the Post:

Leggi anche