Al via il Torino Gay & Lesbian Film Festival
Da trent’anni tutto il mondo in una sala

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Ci siamo. Il TGLFF, il Festival cinematografico gay di Torino, scalda i motori per partire il 29 aprile con la serata inaugurale. Madrina Carolina Crescentini, ospite Irene Grandi, reduce da Sanremo. Trent’anni. Tanti ne ha la rassegna che Giovanni Minerba ha battezzato e tenuto per mano fino ad oggi. Un oggi che, sul fronte dei diritti gay, sembra drammaticamente uguale all’ieri. La società cambia, l’Europa cambia, l’Italia arretra. Non è un caso che, a parte episodi marginali o macchiettistici, anche a Torino i lavori italiani siano pochissimi. Ma fino al 4 maggio i cinefili potranno lustrarsi gli occhi: numeri impressionanti, con 115 titoli in programma, di cui 49 anteprime italiane, 5 europee, 3 internazionali e ben 9 mondiali. Tutto l’Universo al Massimo torinese, dalla Francia al Senegal, fino al Sudafrica. E quattro i premi da assegnare: il premio Ottavio Mai (cui il capoluogo piemontese ha appena dedicato una via) individuato da una giuria d’eccezione composta dall’attore Lorenzo Balducci, da Yair Hochner, direttore del Tel Aviv LGBT International Film Festival, e dalla mecenate Beatrice Merz, presidente del Premio internazionale Mario Merz. Il premio del pubblico, a cui concorrono trenta lungometraggi, e infine – assegnato da due giurie, guidate da un tutor, composte da studenti del Dams dell’Università e dell’Accademia Albertina delle belle arti (entrambe di Torino) i premi per il miglior corto e il Premio Queer. La nostra testata seguirà l’evento giorno per giorno, con servizi da Torino. Ci sarà da divertirsi.
Antonio Mocciola

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