“Bello, onesto, illibato ….”, Natale in allegria con Rosario Ferro

 

 

Scritto a quattro mani con Aurelio De Matteis, il divertente ragalo natalizio di Rosario Ferro al pubblico napoletano

ferroIl Teatro Il Primo ha deciso di affidare la programmazione delle feste natalizie a Rosario Ferro e alla Compagnia Bianca Sollazzo, cercando di regalare al pubblico un paio d’ore di leggerezza con una proposta definita ironicamente dall’attore tempo fa il suo “teatro-panettone”, facendo il verso alle cinematografiche commedie trash, diventate ormai una  vera e propria tradizione natalizia italica. Naturalmente e fortunatamente non è esattamente così e Bello, onesto, illibato cerca vedova ricca ed inconsolabile scopo… patrimonio”, , che già dal titolo lunghissimo sembra rimandare all’immaginario di tutt’altro cinema, cioè quello delle commedie all’italiana degli anni Settanta, condivide con i “cine-panettoni” soltanto lo scopo:  quello di divertire il pubblico con leggerezza, con la sola differenza che Ferro cerca di farlo senza volgarità e senza eccessi.

Il lavoro scritto e diretto dallo stesso Ferro, che nella drammaturgia si avvale della collaborazione di Aurelio De Matteis,  è una  classica commedia sull’arte dell’arrangiarsi che diventa quasi una missione. Il protagonista è un professore che per guadagnare qualcosa ha messo su una sorta di impresa: grazie all’aiuto di un socio adesca delle fresche vedove che col suo fascino e la sua parlantina circuisce per  ricevere una parte degli averi delle donne. L’opera di sciacallaggio però in alcuni casi si rivela complicata visto che le vedove in certi momenti si aspettano anche altre attenzioni mettendo in seria difficoltà il protagonista. A questo si aggiunge tutta una sequela di personaggi a dir poco stravaganti che sfila in scena alternandosi.

Rosario Ferro dimostra anche quando scrive di avere un debole per il retrò, alternando il suo amore per la farsa e la pochade, con momenti di commedia pura, quella leggera di alcuni autori comici italiani degli anni Sessanta. L’attore riesce ad avere sempre la battuta pronta e disegna un personaggio opportunista e senza pietà, che riesce a far ridere grazie al sarcasmo. I momenti di maggior divertimento infatti ci sono quando il professore propone le sue battute più ciniche, senza rispetto e riguardo per nessuno, nemmeno i morti, oppure negli scambi di battute con alcuni personaggi a fare da spalla a Ferro, subendone tutta la sua feroce ironia.

Qualche leggerezza negli intrecci crea qualche vuoto, colmato però ottimamente dalla simpatia e dal carisma dell’esperto e ottimo Ferro, che assieme alla sua compagnia (composta da lo stesso De Matteis, Alessandra Bacchilega, Pino Pino, Elena Maggio,  Antonella Greco, Ramona Laviano, Aldo Leonardi, Tommaso Tuccillo)  riesce nel compito di divertire e coinvolgere il pubblico e riesce a farlo senza eccessi. Un’impresa alquanto ardua di questi tempi.

Napoli, Teatro Il Primo – 28 Dicembre 2013

Francesco Di Maso

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