Sensuale e dolce, è lo sguardo di quel volto di donna dipinto dall’ artista olandese Johannes Vermeer nel 1665: “La ragazza con l’orecchino di Perla”. Una tela che nonostante le sue modeste dimensioni primeggia tra le opere maggiormente riconosciute e famose al mondo, insieme all’Urlo di Munch e alla Gioconda. Motivo d’orgoglio per il Mauritshuis Museum de L’Aia, che gelosamente la custodisce dal 1902, “La ragazza con l’orecchino di Perla” sarà in libera uscita fino al giorno della riapertura della sua sede storica, attualmente chiusa per restauro. Dall’ 8 febbraio fino al 25 maggio 2014, è infatti protagonista di un percorso espositivo nato dalla collaborazione tra: Linea d’Ombra di Marco Goldin, la Fondazione Carisbo, Genus Bononiae Musei nella Città, il suo presidente prof. Fabio Roversi-Monaco e la direttrice del Mauritshuis Museum Emilie E. S. Gordenker . Un evento di grande richiamo che ha scelto come location Palazzo Fava di Bologna,in cui sei delle sue sale ospitano anche altre 36 opere del Seicento olandese “Il mito della Golden Age”: la prima allestita per i dipinti che ricordano la storia del museo Mauritshuis, la seconda,“Paesaggi”, offre ai visitatori opere di van Ruisdael; la terza, “Ritratti”, contiene dipinti di van Rijn; la quarta “Interni con figure”, espone Diana e le sue ninfe di Veermer; la quinta,” Nature Morte”, mette in risalto i migliori lavori di Pieter Claesz, in ultimo la sesta sala chiude il percorso con un’esposizione unicamente riservata a “La ragazza con l’orecchino di perla”. Una mostra che ha sbalordito tutti per la grande attenzione che è riuscita ad attirare verso di sé, testimoniata dalle innumerevoli richieste di prenotazioni provenienti anche da Francia, Austria e Svizzera, duemila i biglietti venduti al giorno, tanto ché, si attende l’arrivo di circa 230 mila visitatori con un conseguente ampliamento degli orari di apertura oltre quelli già previsti.
Fabiana Laganà
E-mail: info@genusbononiae.it
prenotazioni allo +39.0422.429999
