“Chisciottimisti”, per un ottimismo funambolico tra chitarra, clarinetto e poesia.

Dopo il successo di “Chisciotte e gli invincibili”  Erri De Luca torna con Gianmaria Testa e Gabriele Mirabassi ad evocare lo spirito del cavaliere della Mancia, attraverso la poesia e le cantate di chi, nonostante tutto, mai si arrende.

chCi invitano al loro tavolo, per uno o più bicchieri di vino, Erri De Luca, Gian Maria Testa e Gabriele Mirabassi. Ci invitano a sederci al tavolo dei Don Chisciotte, anzi dei chisciottimisti: di coloro che vedono combattenti invincibili, dove gli altri solo aprioristica sconfitta.
Il terzetto composto dallo scrittore napoletano, il cantautore piemontese e il clarinettista umbro è ben collaudato dal precedente Chisciotte e gli invincibili, che debuttò nel 2004 sempre prodotto da Fuorivia, ed ebbe una fortunata vita, con molte repliche in tournée in Italia e in Francia.  Ritorna a dieci anni di distanza da quell’avvio, quello stesso terzetto a evocare lo spirito di don Chisciotte con la poesia del ritmo, e nella parola e nella musica. I versi di De luca, e di “poete” e poeti come Izet Sarajlic e altri, sono alternati allo slancio vitale di impronta jazz del clarinetto di Mirabassi e alle canzoni, veri e propri racconti musicati, di Gian Maria Testa in una bella orchestrazione di voci tra la fluidità del racconto, le profondità del canto e le note brillanti dello strumento a fiato.
Ė un viaggio sottile quello che i tre propongono al pubblico-avventore, cui è possibile partecipare solo, ed è la condizione sine qua non da De Luca subito esplicitata, se si abbandona l’attrazione terrestre per sposare la legge naturale dell’attrazione celeste. Ė solo accettando questo patto di chisciottesca appartenenza che si possono seguire i voli narrativi dai flussi migratori dall’Africa a Lampedusa, alle storie di sangue degli ospedali nelle zone martoriate dalle guerre, alle esplosioni e al fuoco dei bombardamenti di Sarajevo, per ritrovare in ognuno di questi inferni degli esempi celesti, chisciotteschi.
Erri De luca intrattiene benissimo la sua platea di commensal-spettatori mentre i suoi compagni di ventura reggono il gioco, spalle fondamentali al dialogo col pubblico. E si ha veramente la sensazione di essere tra amici ma con quel “di più” che a teatro si pretende. L’unica pecca da apporre allo spettacolo è l’alternanza eccessivamente binaria tra le parti narrative e musicali, per cui il ritmo così ben calibrato nei singoli nuclei risulta schematico nel disegno generale che risente appunto di una mancanza di orchestrazione più ampia. C’è da dire però che il pubblico respira allo stesso ritmo dei tre in scena. Attentissimo e felice di compartecipare ad un rito che della trattoria ha la semplicità e dell’incontro tra esseri umani la profondità.

Milano, Teatro Menotti – 31 gewnnaio 2014

Giorgia Coco

CHISCIOTTIMISTI di Erri De Luca
Con Erri De Luca, Gianmaria Testa, Gabriele Mirabassi
Luci Andrea Violato
Suono Francesco Groppo
Produzione Fuorivia

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