Contemporanea Festival_14. Le arti della scena

Al via la XII edizione della rassegna pratese di teatro contemporaneo.

top-®charlottewalkerDal 26 settembre al 4 ottobre 2014 si svolgerà a Prato “Contemporanea Festival_14. Le arti della scena”, annuale appuntamento organizzato dal Teatro Metastasio per osservare e raccontare le trasformazioni della scena contemporanea. Per una settimana la città sarà protagonista di un vivace laboratorio in cui verranno esplorati, con una vocazione europea e multidisciplinare, quei linguaggi artistici d’avanguardia che riflettono sull’agire scenico e sul processo di costruzione dell’opera. Per questa XII edizione Edoardo Donatini ha proposto un nuovo ambito di riflessione, il pubblico, che sarà protagonista e destinatario privilegiato della kermesse: «Ogni occasione di partecipazione – laboratori, incontri, conversazioni, azioni, spettacoli – diventa così un passo nel compimento di un percorso virtuoso di consapevolezza e di arricchimento culturale, uno spostamento che apre lo sguardo verso nuovi orizzonti fino ad includere direttamente lo spettatore e la realtà nella relazione con la scena, ribaltando completamente l’esperienza della visione». Non a caso il pubblico sarà attore partecipe di molti degli spettacoli proposti.

Tre le sezioni previste: “Scena contemporanea”, “Contemporanea ragazzi” e “Connessioni contemporanee”. Nella prima sono riuniti dodici spettacoli esemplificativi dell’attuale panorama teatrale europeo. Ospite privilegiato la Francia, presente con quattro produzioni: “Suite n° 1. ABC”, progetto artistico nato dall’incontro tra l’Encyclopédie de la parole e lo scrittore regista Joris Lacoste, in cui si esplora la lingua parlata in tutte le sue forme; “We are still wathching” di Ivana Müller, una performance senza performer, una ‘prova di lettura’ nella quale gli spettatori si incontrano fra di loro leggendo insieme un copione; “Cavale” di e con Yoann Bourgeois e Mathurin Bolze, poema sul tema della caduta, ripetuta e variata grazie alla notevole abilità acrobatica dei due interpreti; “Rhizikon” di Chloé Moglia, «proposizione allegorica, così come pure fisica, visuale e auditiva, che mira a portare sensazioni, sentimenti, domande, sogni, riflessione, intorno al problema di entrare nella recitazione, in continua evoluzione, mettendo in pericolo se stessi».

L'Encyclopédie de la Parole di Joris Lacoste 1Nella stessa sezione “Holiday on stage”, indagine di Martin Schick e Damir Todorovic sulla moderna società occidentale; “La maison d’Antan” di Oscar Gómez Mata, ispirato a una favola di Robert Louis Stevenson, durante il quale si verificherà un atto di scambio pubblico creato con il coinvolgimento di bambini e ragazzi del territorio, che agiranno in scena accanto agli attori; infine “Please, continue (Hamlet)” di Yan Duyvendak e Roger Bernat in cui gli autori, pur rievocando l’“Amleto” shakespeariano, vogliono spingere il pubblico a riflettere sul moderno sistema giudiziario. L’occasione è offerta dal processo a un giovane operaio, sospettato di aver ucciso, durante il proprio matrimonio, il padre della fidanzata. L’accusato si chiama Amleto, l’accusatrice è Ofelia, il testimone – la madre di Amleto – è Gertrude. Il caso è giudicato da veri avvocati, procuratori e giudici, ogni sera diversi. E naturalmente ci sono gli spettatori, il cui potere di giudizio è di vitale importanza e contribuisce all’esito di ogni performance.

All’interno della rassegna l’Italia è rappresentata da “Letture dal quaderno rosso” di Massimiliano Civica, raccolta di appunti su riflessioni e pensieri dei grandi personaggi del cinema e del teatro, e da due spettacoli della friulana Accademia degli Artefatti: “I, Shakespeare – Io, Calibano” e “I, Shakespeare – Io, Cinna”. Il primo riprende “La tempesta” e l’isola di Prospero diventa il palcoscenico in cui il mostro Calibano è lasciato solo a sopravvivere alla tempesta. Qui egli ricostruisce la sua personalissima tragedia, in bilico tra magia e qualche bottiglia di troppo. Il secondo rilegge il “Giulio Cesare” attraverso gli occhi e le parole di un poeta «che fa brutti sogni» e che si trova sempre nel posto sbagliato al momento sbagliato, condannato a riscrivere la propria storia e a ricomporre la propria poesia. Alla stessa ‘civile’ punizione sono soggetti gli spettatori, capaci, forse, con le parole, di scrivere un futuro diverso. Nella stessa sezione anche “Jesus – terza apparizione” di Babilonia Teatri, spettacolo che, partendo dalla figura di Gesù, indaga il ruolo della religione nella nostra vita e “Recita dell’attore Vecchiatto nel teatro di Rio Saliceto”, nuova produzione di Elena Bucci e Claudio Morganti dedicata all’attore Attilio Vecchiatto (1910-1993).

Nell’ambito di “Contemporanea ragazzi” è prevista l’inaugurazione del nuovo teatro/giardino costruito recuperando un’area industriale dismessa. Qui, nei giorni del Festival, andrà in scena “Bamboo e il giardino in movimento” della compagnia TPO. Una breve azione teatrale seguita da un atelier di giardinaggio urbano all’aperto che verrà allestita nel nuovo giardino del Teatro Fabbrichino. Arricchiscono poi la rassegna le “Connessioni contemporanee”: mostre, performance, istallazioni, incontri, laboratori e percorsi guidati.

Il cartellone completo su www.contemporaneafestival.it.

Lorena Vallieri

Share the Post:

Leggi anche