“Cuori matti”: ironia e fragilità umane

Il primo testo teatrale del giornalista Marco Predieri in scena al Teatro di Cestello con un simpatico cast di attori.

La vita è curiosa, pazza, paradossale e i sentimenti ne sono una prova concreta. Troppo spesso rincorriamo la felicità senza accorgerci di averla già a disposizione, in molti ignoriamo cosa sia realmente. La condizione umana descritta dai filosofi esistenzialisti è quella di un essere in uno stato di perenne insoddisfazione: il suo desiderio, una volta realizzato, lascia spazio a una tensione nuova, più tormentata, in un ciclo senza fine che ci inganna e ci divora. Il giornalista e attore Marco Predieri, classe 1977, si cimenta per la prima volta nel ruolo del drammaturgo con il testo “Cuori matti” di cui cura anche la regia. Dopo il debutto nella scorsa stagione lo spettacolo approda al Teatro di Cestello, a cui Predieri deve i suoi primi passi sulla scena grazie a Oreste Pelagatti. “Cuori matti” è anche occasione di omaggiare l’attrice Manuelita Baylon, scomparsa lo scorso anno e che avrebbe dovuto interpretare uno dei personaggi.

marcobAl centro della storia Chiara (la bella e brava Eleonora Cappelletti), punzecchiata dal suo coinquilino gay Enzo (un sarcastico ed eccentrico Stefano Carotenuto) il quale non approva la sua relazione con un uomo sposato prevedendo già che finirà per deluderla. In ascolto continuo una presenza estranea, quella di Silvana (spiritosa e a tratti toccante l’interpretazione di Patrizia Ficini), una donna anziana che Enzo ha prelevato da un ospizio: voce dell’innocenza, meno “assente” di quanto sembri, custode di una saggezza che di lì a poco perderà a causa della malattia. A completare il quadro Luca (Marco Predieri), “l’amico”, innamorato invano di Chiara. La scenografia di Franco Predieri riproduce un ambiente caldo e accogliente, la casa di un giovane sensibile ed estroso la cui omosessualità è stata un problema in passato, ma ora non lo è più grazie alle persone giuste che ha incontrato durante il suo cammino.

la silvana rideLa costruzione dei dialoghi è vivace: al susseguirsi di equivoci e sketch divertenti si alternano momenti di profonda riflessione in cui ognuno può ritrovare parte di sé, esperienze vissute, dolori superati, incontri magici che ci hanno cambiato la vita. Predieri affronta, in modo leggero ma non banale, temi sociali importanti come la discriminazione verso il “diverso”, che sia un giovane omosessuale o un’anziana malata, entrambi abbandonati al loro destino dai propri cari. Argomento meno urgente, ma sempre molto dibattuto, è quello dell’amore: ci sono persone che cadono continuamente negli stessi errori, relazioni extraconiugali, amori non corrisposti, paura di non trovare mai l’agognata felicità. Il finale salva tutto: questa è una commedia, ottimista e a lieto fine, che fa sicuramente bene al cuore ma non rispecchia certo la realtà, dove le cose vanno molto diversamente. Uno spettacolo che gioca sul sapore comico e penoso della quotidianità, che parla di solitudine, ma invita anche a sognare di poter essere tutti più forti e uniti.

Firenze – TEATRO DI CESTELLO, 11 gennaio 2015

Mariagiovanna Grifi

CUORI MATTIAutore: Marco Predieri; Regia: Marco Predieri; Scene: Franco Predieri; Costumi: Eliana Calò; Interpreti: Patrizia Ficini, Eleonora Cappelletti, Stefano Carotenuto, Marco Predieri; Produzione: Altrove Teatro.

Share the Post:

Leggi anche