“Darling”…l’antichità classica si fa contemporanea nelle mani di ricci/forte

rf-pietro-bertora300 Ogni volta che ci si approccia ad assistere ad uno spettacolo la cui drammaturgia e/o sceneggiatura è affidata al duo ricci/forte non si sa mai realmente quale sarà l’epilogo. Anche leggendo preventivamente le note di regia non si riesce ad anticipare quella che sarà la messinscena. L’avanguardia ed il genio teatrale di Stefano Ricci e Gianni Forte, a cui non si è mai abituati del tutto, lascia sempre lo spettatore a bocca aperta.

Con “Darling” si parte dalla tragedia dell’Orestea, la massima trilogia della drammaturgia greca, per mettere a nudo i mali ed i fallimenti della società moderna. Morte, sangue, dolore, tormento: questi gli elementi che alimentano la scena e lo stato d’animo degli attori. I protagonisti si ritrovano al centro di una quotidianità asfittica, priva di valori, la cui umanità basa la sua esistenza su un progresso sterile che lo avvicina al regresso e alla morte cerebrale. Ci ritroviamo ad essere tutte vittime della società, viviamo come ombre della morte.ricci-forte-darling

Arriva poi un segno di speranza: si piantano semi nuovi, il terreno diviene fertile e si genera nuova terra…ma ancora distruzione e morte, l’humus seppellisce e soffoca l’uomo e le sue ambizioni. Cadaveri dentro e cadaveri fuori. Lo stato…colpevole, il tribunale degli uomini…colpevole! Strage su strage, l’umanità è priva di coscienza.

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La scena cambia rapidamente alimentando il filo logico dell’allestimento registico e la musica segue il ritmo incalzante della rappresentazione passando attraverso un mix di stili diversi e di temporalità lontane per “creare cortocircuiti nel vissuto degli attori e degli spettatori”. I quattro attori, protagonisti indiscussi della scena, allo stesso tempo instancabili performers, stantmen e stantwoman, emergono intensi, viscerali, vibranti, esprimono tutta la carnalità e l’efficacia del testo arrivando allo stomaco dei singoli spettatori per trasportarli in una teatralità classica intrisa di contemporaneità.

Il finale, nello stile ricci/forte ma mai scontato, è tutto da scoprire!

Roma, teatro Eliseo, 10 ottobre 2014

Alessia Coppola

DARLING

drammaturgia ricci/forte
con Anna Gualdo, Giuseppe Sartori, Piersten Leirom, Gabriel Da Costa
regia STEFANO RICCI

movimenti Marco Angelilli

elementi scenici Francesco Ghisu 

costumi Gianluca Falaschi

suono Thomas Giorgi

una produzione Romaeuropa Festival e Snaporazverein
in coproduzione con CSS Teatro stabile di innovazione del FVG e Festival delle Colline Torinesi con la collaborazione di Biennale Venezia

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