Diego Sommaripa, il teatro resistente
lanciato verso nuove sfide

Sarà tra i protagonisti de “L’isola degli invertiti”, in scena il 28 luglio nella prestigiosa cornice del Palazzo Reale per il Napoli Teatro Festival, Zenith di una carriera cominciata nei piccoli teatri, con tanta gavetta e un innato gusto per l’insegnamento, che consente a Diego Sommaripa, napoletano doc, di essere uno dei più apprezzati attori, autori e registi del momento. Il giusto premio ad un intenso lavoro fatto di rinunce, dedizione, fatica vera e – quid in più – multiforme talento.

A pochi giorni dal debutto, quali sono le sensazioni per una sfida che appare tra le più ardite del tuo percorso attoriali?

Dopo tanti anni torno a recitare al Napoli teatro festival e lo faccio grazie ad uno scritto meraviglioso – quello di Antonio Mocciola – per lo spettacolo “L’isola degli invertiti”. Antonio mi ha regalato un personaggio che ho amato dalla prima battuta. Il suo nome è Vito, ma potrebbe averne tanti perché in tanti sono stati, e sono ancora, puniti, condannati, discriminati per motivi di preferenze sessuali. Uno scritto, quello di Antonio, ricco di sottotesti, di sfumature , di colori , un banco di prova molto interessante per me , che sono sempre diviso tra i miei lavori di drammaturgia e regia; eppure, quando di fronte c’è qualcosa di così pieno di vita, non posso che immergermi in essa e vivere per Vito. Ho inoltre la fortuna d’essere in scena con due attori esperti e generosi, Tommaso Arnaldi e Francesco Giannotti, che per la loro bravura non hanno bisogno di altre presentazioni; con loro mi sono trovato benissimo , e mi hanno aiutato ad inserirmi con generosità in uno spettacolo che già avevano interpretato in una data a Perugia, mentre io sono al debutto .

Da dove viene il tuo percorso teatrale?

Prima citavo le mie esperienze da drammaturgo e da regista, lavori che per il 90 % svolgo per la mia compagnia “Resistenza Teatro“, composta, oltre che da me, anche da Tommaso Vitiello e Daniela Molisso, anime belle che mi supportano con la loro arte. Resistenza Teatro ha collaborato fattivamente come “produzione organizzativa“ in occasione di questa replica dell’isola degli invertiti – al prestigioso Napoli teatro festival Italia – mentre la produzione esecutiva è di Salvatore Piedimonte, che con la sua MUSICIENS ci ha condotto per mano fino ad oggi;  Salvatore è una persona molto generosa e leale, lontana dalla figura del produttore “per interessi”; lui è un produttore per l’arte e sono onorato d’aver collaborato a “braccetto” con lui per questo spettacolo . Altro elemento fondamentale per la messa in scena dello spettacolo di Antonio Mocciola è Gennaro Olivieri, un grande artigiano delle scene nonché uno scenografo vecchio stampo tutto chiodi e martelli, che con un grande gusto artistico ha curato la scenografia dell’Isola degli invertiti.

Cosa ti senti di promettere a chi verrà a vederti in teatro, e magari ti vedrà in panni molto diversi dal consueto?

Resto emozionato a poche ore dal debutto , che per me è tra i passi più importanti della mia carriera; ringrazio ancora Antonio Mocciola per la fiducia che mi ha concesso, spero di ripagare con la cosa che so fare meglio: mettere tanto cuore.

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