“Geppetto e Geppetto”, le nuove famiglie tra stereotipi, amore e mancanza di tutele legali

A Firenze lo spettacolo di Tindaro Granata commuove e fa riflettere il pubblico del Teatro di Rifredi.

Il teatro dovrebbe divertire, far riflettere, emozionare e sensibilizzare. E perché no, far piangere. Uno spettacolo, perché sia ben riuscito, deve piacere al pubblico, conquistarlo, farlo uscire dalla sala arricchito, con la sensazione di aver vissuto un’esperienza unica, da ripetere al più presto. È ciò che accade con “Geppetto e Geppetto”, scritto e diretto da Tindaro Granata e recentemente andato in scena al Teatro di Rifredi. Non a caso è stato pluripremiato anche dalla critica: dopo aver ricevuto il premio UBU 2016 come miglior progetto o novità drammaturgica, quello ANCT 2016 per la miglior interpretazione grazie ad Angelo di Genio, “Geppetto e Geppetto” ha vinto il Premio Hystrio-Twister 2017 e quello Nazionale Franco Enriquez 2017-Città di Sirolo XIII edizione “Teatro Contemporaneo, sezione Autori, Registi, Attori”.

Quietly

L’argomento affrontato con estrema sensibilità è di grande attualità. I due protagonisti, Tony e Luca, stanno insieme da anni, la loro relazione è accettata dai famigliari e riconosciuta dalle istituzioni. Fino a quando non decidono di avere un figlio. I due vanno in Canada e con la pratica del cosiddetto utero in affitto “creano” il proprio bambino. I problemi nascono quando il genitore biologico muore e l’altro, in uno sconfortante vuoto legislativo, non ha diritti legali su Matteo che, diventato adolescente nella seconda parte della pièce, mostra tutta la propria rabbia e la propria frustrazione per essere cresciuto in una situazione “non normale”.

L’ambientazione è essenziale e funzionale agli avvenimenti. Una tavolo al centro del palcoscenico, come indicano i tre cartelli scritti con una grafia infantile che oscilla dallo stampatello al corsivo elementare, «a volte è agenzia», «a volte è cucina», «a volte è scuola». Sono questi i tre spazi attorno ai quali i personaggi ruotano, si incontrano e si scontrano. Ogni ulteriore ambientazione è annullata, a cominciare dai vestiti degli attori, semplici magliette nere con i nomi scritti sopra. Così come viene annullata qualsiasi coordinata geografica e solo la cadenza della recitazione lascia immaginare una coppia del sud trasferitasi al nord. A lasciar intendere che certi problemi sono comuni a tutte le famiglie, tradizionali o meno, così lo sono gli stereotipi e i pregiudizi. Ma il messaggio che passa è quello che, nell’uno come nell’altro caso, forse servirebbe solo un po’ più di amore.

Firenze – TEATRO DI RIFREDI, 4 novembre 2017

Lorena Vallieri

GEPPETTO E GEPPETTOscritto e diretto da Tindaro Granata

Allestimento: Margherita Baldoni. Luci e suoni: Cristiano Cramerotti. Produzione: Teatro Stabile di Genova – Festival delle Colline Torinesi – Proxima Res con il sostegno dell’Arci.

Interpreti: Alessia Bellotto, Angelo Di Genio, Tindaro Granata, Carlo Guasconi, Paolo Li Volsi, Lucia Rea, Roberta Rosignoli.

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