Gli Otto Ohm al Deja Vù, presentano “Boxer”

Ci siamo quasi. L’attesa è finita per tutti i fan flegrei – e non – degli Otto Ohm, unica tappa campana della band. A diciassette anni dalla loro formazione, il gruppo raggae nato nel 1997 da un’idea di Andrea Vincenzo Leuzzi e Fabrizio De Angelis, torna a stupire con dodici brani inediti accuratamente selezionati, prodotti, cantati, per comunicare, passo dopo passo e con un’accurata sinergia tra musica e testo, il vero senso quotidiano della vita. Gli Otto Ohm si esibiranno infatti al Deja Vù di Pozzuoli sabato 18 aprile.

Il disco, ascoltato tutto d’un fiato, si mostra già ad un primo ascolto frutto di una grande maturazione lessicale, generando uno stato d’animo perfettamente coerente con l’armonia e la melodia di ogni singolo brano.

Sono trascorsi ben sei anni da “Combo” e cinque da “Ohm Made”, un lasso di tempo abbastanza lungo, che può far pensare ad un crollo di ispirazione del gruppo, ma ascoltando l’LP, si nota fin da subito che “Boxer“, a differenza di molti album di noti artisti nazionali, ha seguito la strada di un progetto artistico senza oppressioni; non condizionato da pericolose, e a volte fastidiose, scadenze di calendario. Un percorso, quello degli Otto Ohm, tutto da vivere e capire.

In un mondo che corre veloce e volta le spalle a chi non riesce a stargli dietro, scegliendo di evitare, a proprio discapito, le caratteristiche dinamiche di produzione di una generazione musicale che pensa solo ad arricchirsi, infischiandosi della reale qualità del prodotto.

Luigi Di Razza

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