Due ore di parolacce, insulti e rivelazioni tra parenti, ma ciò che resta e che colpisce è il favoloso testo di Tracy Letts e le interpretazioni di Meryl Streep e Julia Roberts, entrambe candidate ai prossimi Oscar.
“Grazie al cielo non conosciamo il nostro futuro, altrimenti chi si alzerebbe dal letto”. Questo è August in Osage County (titolo originale del film) che sulla carta prometteva bene. Sceneggiato da Tracy Letts, prodotto da George Clooney ,diretto da John Wells e interpretato da attori straordinari, tra cui Meryl Streep e Julia Roberts per la prima volta insieme sul grande schermo. Ma qualcosa del testo teatrale sembra essersi perso.
La storia è ambientata in una casa nelle campagne dell’Oklahoma, nell’assolata contea di Osage, circondata dall’arido deserto e da strade sterrate. Nella prima scena del film, il patriarca Beverly descrive, alla nuova domestica , la sua famiglia: “Mia moglie si impasticca e io bevo”. In effetti, la moglie Violet (Meryl Streep) combatte contro un cancro alla bocca ed è dipendente da farmaci e antidolorifici, mentre lui ex docente universitario e poeta di successo si rifugia nell’alcool e non fa che ripetersi “La vita è troppo lunga”, la frase di T.S. Eliot con la quale esce di scena.
Proprio in seguito alla scomparsa del marito, Violet chiede l’aiuto delle tre figlie: Ivy (Julianne Nicholson), l’unica a essere rimasta a vivere lì vicino; Karen (Juliette Lewis), che si presenta accompagnata dal nuovo fidanzato, Steve (Dermot Mulroney); e infine Barbara (Julia Roberts), che accorre col marito Bill (Ewan McGregor) e la figlia adolescente, Jean (Abigail Breslin). A completare il quadro di famiglia, l’arrivo dello zio Charlie (Chris Cooper), la zia Mattie Fae (Margo Martindale) e il loro Little Charles (Benedict Cumberbatch). La famiglia così riunita inizia le ricerche del padre scomparso ma improvvisamente si viene a sapere che Beverly è stato trovato senza vita mentre era sulla sua barca. Dopo il funerale, si ritrovano tutti intorno allo stesso tavolo per il pranzo durante il quale, Violet, in preda all’effetto delle pillole, inizia ad attaccare e a trattar male tutti, attraverso rivelazioni scomode e malevoli insinuazioni. Si susseguono, così, 120 min. di asfissiante gioco al massacro durante il quale l’unica a tener testa alla cattiveria di Violet è la figlia Barbara, che arriva ad aggredirla, saltandole addosso e prendendola a cazzotti, pur di sottrarle quelle pillole che la stanno avvelenando.
A dirigere l’azione per tutta la durata del film sono le donne della famiglia, mentre gli uomini si dimostrano schivi, deboli e fragili. Violet e Barbara, in particolare, sono interpretate magistralmente da Meryl Streep e Julia Roberts, per la prima volta insieme in un film. La prima porta con grande coraggio sullo schermo un personaggio egoista e cattivo ma degno della compassione del pubblico; la seconda, anche se trasandata appare bellissima e grandiosa.
La trasposizione cinematografica della pièce teatrale di Tracy Letts, vincitrice del Premio Pulitzer, è il racconto di un vero e proprio dramma familiare, dove, morta ogni speranza di riconciliazione, l’unico modo per sfuggire all’aridità degli affetti e ritrovare una brezza fresca è salire in macchina e partire, tagliando il cordone ombelicale per non fare finalmente più ritorno. Del resto come già Tolstoj ci aveva detto e dimostrato: “Tutte le famiglie felici si assomigliano fra loro, ogni famiglia infelice è infelice a modo suo”.
Giusy Giglio
“I segreti di Osage County” (Tit. originale: “August: Osage County”, Usa, 2013)
Regia: John Wells Sceneggiatura: Tracy Letts
Produttori: George Clooney, Grant Heslov, Steve Traxler
Interpreti: Meryl Streep, Julia Roberts, Ewan McGregor, Chris Cooper, Abigail Breslin, Juliette Lewis, Sam Shepard, Benedict Cumberbatch, Dermot Mulroney, Margo Martindale.
Distribuzione: BIM
Durata 120 min
