“Il boss delle cerimonie”, Napoli è una carta sporca?

Il Boss delle CerimonieEsattamente come le telecamere che indugiano sulle transessuali più eccessive o sugli energumeni in perizoma durante i servizi dedicati al gay pride, ignorando la gente comune, ecco che la nuova trasmissione di Real Time, seguitissima emittente, per nulla minore ormai, propina il lato più becero e kitsch del matrimonio in salsa partenopea.

Partito ufficialmente sulla rete che ha visto sbocciare Enzo Miccio e company, “Il boss delle cerimonie” propone quindi in un’emittente nazionale quello che vuol essere fatto passare come il classico “sposalizio napoletano” andando ovviamente a pescare i peggiori elementi dell’hinterland campano per soddisfare il voyeurismo e l’animo critico dello spettatore comune.

La fiera del pregiudizio e dello stereotipo: ecco cosa si può ammirare nella nuova trasmissione che vede come protagonista il padrone dell’edificio principesco e volutamente eccessivo già ammirato nelle prime scene di “Reality” di Matteo Garrone, meta di piacere per sposi sopra le righe, invitati che in pochi vorrebbero avere ai propri party e parentado voglioso di luculliani buffet da terminare nel giro di cinque minuti netti.

“Il boss delle cerimonie” si occupa proprio di tutto: ancor più della trasmissione di “mengacciana” memoria, qui si spia la prova dell’abito da sposa, con tanto di lacrimuccia per una scollatura molto evidente o una trasparenza che renda il fisico strabordante apparentemente sexy, ci si sofferma sulla scelta del menu di nozze, ovviamente abbondante anche per un esercito di cavallette affamate, senza parlare degli addobbi, sfarzosi e pomposi, perchè a Napoli le cose devono farsi in grande.

Non può ovviamente mancare l’ingresso dei neomelodici di turno, intenti a cantare romantiche (!) serenate sotto i balconi (abusivi?) delle gentil donzelle in odor di matrimonio, costrette ad asciugarsi le lacrime evitando di far colare le tonnellate di mascara o rovinare la colata alle unghie lunghissime e ricolme di brillantini.

Napoli è una carta sporca per qualcuno, per altri è la città più bella del mondo: “Il boss delle cerimonie” mette in evidenza l’eccesso, la volgarità, la canotta leopardata indossata da una città che nel bene e nel male fa sempre parlar di sé. Napoli è molto di più. Ma è anche questo.

Gaetano Cutri

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