“Il mio tempo. Different Shape”: linguaggi e tecniche espressive a confronto

Una prima assoluta della compagnia giapponese Mum&Gypsy inaugura la stagione 2015/2016 del Centro per la sperimentazione e la ricerca teatrale del Teatro della Toscana.

fujita_portraitLa stagione 2015/2016 del Centro per la sperimentazione e la ricerca teatrale del Teatro della Toscana, al Teatro Era di Pontedera, si è aperta con una prima assoluta prodotta dalla Fondazione Teatro della Toscana e da Mum&Gypsy: “Il mio tempo. Different Shape”. Forte del successo ottenuto con “Dots lines and the Cube”, già presentato a Fabbrica Europa nel 2013 e al Teatro Era lo scorso ottobre, la compagnia giapponese è tornata in Italia con una nuova creazione del suo fondatore Takahiro Fujita. Il giovane regista, classe 1985, è uno dei massimi esponenti della cosiddetta ‘Zero generation’, un filone di ricerca che unisce idealmente gli artisti influenzati dalle teorie del maestro Oriza Hirata e dunque la nascita di una nuova forma di teatro nipponico, in grado di rispecchiare la quotidianità superando gli stereotipi di linguaggio importati dall’Occidente. Su queste premesse Fujita ha maturato un proprio stile drammaturgico che accosta le tecniche del teatro a quelle del cinema. I suoi spettacoli sono caratterizzati da un particolarissimo montaggio in cui singole scene vengono intrecciate in una sorta di refrain che porta avanti differenti e simultanee linee narrative.

Così è anche ne “Il mio tempo. Different Shape” dove, più che a uno spettacolo, ci troviamo di fronte a un work in progress in cui vengono messi a confronto linguaggi e metodi recitativi differenti, alla ricerca di una modalità espressiva sovranazionale che superi le barriere linguistiche e culturali. In scena lavorano fianco a fianco quattro membri della compagnia giapponese e altrettanti attori italiani, selezionati durante una serie di esperienze formative realizzate nel corso del tour internazionale organizzato nel 2014 dalla Fondazione Pontedera Teatro e da Fabbrica Europa, in collaborazione con partner nazionali e internazionali.

L’ambiente in cui gli otto attori si muovono è quello virtuale di un albergo della prima periferia di una grande città, uno dei tanti visitati dalla compagnia, come affermato dallo stesso regista: «Negli ultimi due anni ho avuto l’opportunità di fare molte tournée sia in Europa che in Giappone per la presentazione dei miei spettacoli con la compagnia Mum&Gypsy e ho avuto modo quindi di alloggiare in numerosi hotel. Vorrei partire dalle esperienze che ho vissuto in questi hotel per creare la performance». Ma è subito evidente che siamo di fronte a un luogo indefinito, interiore e metafisico. Uno spazio della memoria che si dilata orizzontalmente e verticalmente. Neanche il tempo vi scorre in maniera lineare, ma è frammentato, creato dai ricordi personali degli attori. Lo spettatore si trova dunque di fronte a una dimensione spazio-temporale soggettiva che le viene svelata solo nel corso della rappresentazione attraverso una costruzione drammaturgica che lo fa entrare in intimità con l’attore, salvo poi allontanarlo repentinamente con bruschi e continui cambi di prospettiva. Costringendolo, a fine spettacolo, a interrogarsi su quale sia “il suo tempo”.

Pontedera (PI) – TEATRO ERA, 27 settembre 2015

Lorena Vallieri

IL MIO TEMPO. DIFFERENT SHAPE – Mum&Gypsy

Testo: Takahiro Fujita; Organizzazione: Kana Hayashi, Luisa Zuffo; Tour manager: Miwa Monden; Allestimento: Jitsuko Mesuda; Regia: Takahiro Fujita. Con in supporto di Japan Foundation e Arts Council Tokyo. Progetto in collaborazione con Fabbrica Europa. Produzione: Fondazione Teatro della Toscana, Mum & Gypsy.

Interpreti: Aya Ogiwara, Ayumi Narita, Satoshi Hasatani, Yuriko Kawasaki, Andrea Falcone, Giacomo Bogani, Sara Fallani, Camilla Bonacchi.

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