Il tempo del mito: Vinicio Capossela racconta l’Odissea

Al Teatro Romano di Fiesole un omaggio ad uno dei classici senza tempo.

Il Festival dell’Estate Fiesolana anche quest’anno ha visto il ritorno di artisti degni di nota, che in questa 70esima edizione hanno voluto omaggiare la poetica dei grandi classici, come il lavoro portato avanti da Vinicio Capossela “Odissea: Perdere il ritorno, Canti I-XXIV”, in scena al Teatro Romano giovedì 6 luglio. Prima e dopo di lui altre cinque serate dedicate al ‘racconto mediterraneo’, ogni giovedì sera con ospiti altrettanto celebri come Mario Incudine e Antonio Vasta (Il Ciclope – Canto IX), Amanda Sandrelli (La ninfa Calipso  – Canto V), Maddalena Crippa (Penelope  – Canto XXIII), Giuseppe Cederna (Odisseo all’isola dei Feaci  – Canti V – VIII) e Piergiorgio Odifreddi (Il problema dei buoi d’Archimede  – Canto XII).

Un progetto da costruire canto dopo canto, che nel caso di Vinicio Capossela viene narrato e cantato scegliendo come compagni di viaggio i grandi cantori del teatro contemporaneo e quegli artisti che sanno comunicare in modo estremamente diretto, affrontando a mani nude la parola. Ha così inizio il viaggio periglioso dell’eroe Ulisse, e con lui quello di ognuno di noi, protagonisti della propria odissea, che spesso ci costringe a ‹‹partire per necessità più che per una personale avventura››. Motivo conduttore di questo peregrinare in musica e in versi è la perdita del ritorno, al quale è connesso quello del viaggio in cui sono inseriti elementi fantastici legati al patrimonio delle credenze popolari. In tutto il poema pare che Omero spinga Odisseo a sfidare i propri limiti, facendogli incontrare personaggi e luoghi meravigliosi come esseri prodigiosi, giganti cannibali e mostri, che lo trattengono al suo ritorno ad Itaca. Ma nonostante questi pericoli di perdere il ritorno, c’è una bussola che orienta il suo viaggio, come una forza interiore che genera in lui la speranza dell’attesa e la riconciliazione con la sua patria e il suo focolare domestico.

Per la prima volta il musicista e scrittore Vinicio Capossela entra da protagonista in questo poema, e lo fa a suo modo, con la sua anima moderna che rispetta e restituisce vigore alla narrazione orale. Un reading/spettacolo onesto e delicato, che lo ha visto alternarsi dalla lettura dei passi scelti all’interpretazione di suoi brani, tutti calzanti con le vicende narrate. Un cantore dallo stile libero, che ha regalato al suo pubblico pezzi come Vinocolo, Tiresia e Aedo, tratti dall’album ‘Marinai, profeti e balene’ del 2011. E dopo un viaggio faticoso, che vede finalmente Odisseo indiscusso eroe di Itaca, capace di superare la ‘prova dell’arco’, vendicarsi dei Proci e dei servi infedeli, per tornare a regnare con la fedele moglie Penelope, non resta che un degno riepilogo con le generose parole di Vinicio: ‹‹nessuno di noi muore finchè è vivo nel ricordo e nel canto di qualcun altro››.

Fiesole – TEATRO ROMANO, 6 luglio 2017.

Mara Marchi

VINICIO CAPOSSELA: PERDERE IL RITORNO, Canti I / XXIVRegia: Sergio Maifredi; Direttore di produzione: Lucia Lombardo; Interpreti: Vinicio Capossela.

Foto: Luca Zizioli

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