“Il Trovatore” inaugura la Stagione del San Carlo tra installazioni e proiezioni d’arte

Un momento della conferenza stampa di presentazione del "Trovatore"
Un momento della conferenza stampa di presentazione del “Trovatore”

Nell’Opera Caffè, foyer ridotto del Teatro di San Carlo (tra impiegati della zona in pausa pranzo e turisti di passaggio) è stato presentato “Il Trovatore” spettacolo inaugurale della Stagione 2014/2015 del Massimo napoletano, in scena dal 12 dicembre. “L’inaugurazione della Stagione è il momento più importante di un teatro lirico – ha detto il Sovrintendente Rosanna Purchia – e per noi lo è ancora di più perché coincide con la fine di un periodo difficile e ci proietta verso un nuovo futuro”.

Parole di ottimismo alle quali ha fatto eco l’intervento più cauto del Commissario straordinario Michele Lignola: “Sono stato mandato qui a predisporre un piano di risanamento triennale – ha detto – che garantisse la crescita qualitativa delle produzioni, l’aumento del numero degli spettacoli e delle recite. L’obiettivo è stato raggiunto in accordo con i Sindacati e di questo sono felice anche perché per arrivare a questo risultato ho avuto la collaborazione di tutti”.  “Il periodo più difficile l’abbiamo superato – ha poi aggiunto – A breve dovremmo uscire dalla gestione straordinaria e dovrebbero arrivare 29 milioni e trecentomila, fondi della legge Valore Cultura, a far rientrare il teatro dalla situazione debitoria. Certo resta il problema del contributo di un milione e mezzo della Provincia venuto meno, ma sono ottimista”

Intanto il 31 dicembre il Commissario straordinario finirà il suo mandato e saranno azzerati anche i vertici del Teatro. Che cosa accadrà dopo a nessuno è dato di saperlo. Potrebbe cambiare tutto, ma potrebbe anche rimanere tutto uguale.

A riportare l’attenzione sul “Trovatore” in conferenza stampa, è stato il direttore artistico Vincenzo De Vivo che in apertura di intervento ha voluto ringraziare il direttore musicale Nicola Luisotti (dimessosi in anticipo rispetto alla scadenza del mandato) che sarà sul podio dello spettacolo inaugurale. “Con lui, in due anni, abbiamo fatto un bellissimo percorso verdiano mettendo in scena prima ‘I Masnadieri’, poi ‘Aida’ e ‘Otello’ “, ha detto De Vivo.

luisotti
Il direttore musicale, M° Nicola Luisotti

“Sono emozionato all’idea di dirigere per l’ultima volta in veste anche di direttore musicale quest’opera – gli ha fatto eco Luisotti – Ho lasciato in anticipo il San Carlo perché molto preso dagli impegni a San Francisco, dove ricopro la stessa carica, ma questa città e questo teatro mi hanno preso il cuore”.

“Per quanto riguarda il ‘Trovatore’ – ha poi aggiunto – Personalmente credo che in quest’opera vada esaltata proprio l’emotività e il carattere di ogni personaggio e il segno musicale ci indica quale e quanta emozione dobbiamo imprimere ad ognuno di loro. È quella che gli inglesi chiamano ‘Demanding Opera’, un’opera che impegna tutti senza riserve e senza risparmio: l’orchestra, il coro e ovviamente i cantanti”.

Il regista Michal Znaniecki
Il regista Michal Znaniecki

’Il Trovatore’ – ha aggiunto il regista Michal Znaniecki (che ha firmato per il San Carlo, nel febbraio scorso, anche ‘Onegin’ vincitore in Spagna del premio Campoamor) – rappresenta per me l’archetipo dell’opera lirica. E’ l’opera perfetta, in cui la storia complicata richiede l’effettivo apporto di un regista che abbia estremo rispetto per il testo e per la musica e che realizzi sulla scena l’equilibrio compiuto che esiste tra musica e libretto. Un elemento caratterizzante è il dualismo del carattere dei singoli personaggi, la loro forza intima che si indirizza differentemente a seconda delle situazioni”.

Un ‘Trovatore’ nel segno della tradizione per quanto riguarda la parte musicale e la regia, che però avrà al suo interno un segno importante di arte contemporanea con installazioni e proiezioni dell’artista israeliana Michael Rovner, che da diversi anni si è imposta all’attenzione del pubblico attraverso video, fotografia e cinema e che ha al suo attivo più di sessanta personali nei più prestigiosi musei e gallerie d’arte al mondo tra cui la Biennale di Venezia, il Louvre, la Pace Gallery di New York. A Napoli la Rovner è anche impegnata nella realizzazione della nuova stazione della metropolitana di piazza Municipio.

“Un’artista dalla sensibilità unica – ha detto il regista Znaniecki– con la quale abbiamo lavorato benissimo decidendo di concentrarci in particolare sul personaggio e l’animo di Leonora, entrando nei suoi percorsi emotivi più intimi e traducendoli in proiezioni, talvolta deformate sui vari elementi della scenografia. Tutto questo per sottolineare il senso di smarrimento dal quale il personaggio deve emergere per compiere il proprio personale destino e quello dell’intera vicenda”.

Le scene dello spettacolo sono firmate da Luigi Scoglio, i costumi da Giusi Giustino. Nel cast vocale Marco Berti e Alfred Kim interpretano Manrico, Lihanna Haroutunian e Anna Pirozzi sono Leonora, il conte di Luna ha la voce di Juan Jesús Rodríguez e George Petean, a vestire i panni di Azucena, Ekaterina Semenchuk ed Enkleida Shkosa, mentre Carlo Cigni interpreta Ferrando, Elena Borin è Ines ed Enrico Cossutta, Ruiz. Impegnati l’Orchestra, il Coro diretto da Marco Faelli (arrivato da poco al San Carlo) e dal Corpo di ballo del Teatro di San Carlo. Repliche sabato 13 dicembre (fuori abbonamento), domenica 14 ore 17, martedì 16 ore 20,30, mercoledì 17 ore 19, giovedì 18 ore 20,30, venerdì 19 ore 18, sabato20 ore 19.

Infine anche quest’anno il Teatro di San Carlo rinnova il suo impegno per il Sociale, in favore di chi soffre a Napoli, in Italia e nel mondo aprendo al pubblico alcune prove generali che saranno dedicate, di volta in volta, a Enti o Associazioni benefiche locali, nazionali e internazionali. Si comincia con “Fate presto restituiamo il futuro ai ragazzi di Napoli”, progetto per il sociale presentato dal Rotary Club Napoli Posillipo che è stato abbinato alla prova generale del ‘Trovatore’ prevista il 10 dicembre alle ore 18.

Raffaella Tramontano

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