Ischia Film Festival – Incontro con Bille August

Bille August e Michelangelo Messina
Bille August e Michelangelo Messina

[Sabato 5 Luglio 2014] Questa mattina all’Hotel Delfini, nell’ambito dell’Ischia Film Festival, il regista danese premio Oscar Bille August ha potuto raccontare qualcosa in più sulle intenzioni che lo hanno spinto a narrare, nel 2007, il punto di vista di James Gregory sulla figura di Nelson Mandela. Il biografo sudafricano, difatti, era responsabile della censura nel carcere di Robben Island e, per anni, è stato la guardia carceraria di Mandela. August ha riferito di come, dopo aver letto il racconto di Gregory, abbia scelto di raccontare Mandela attraverso gli occhi di una persona che aveva avuto il privilegio di conoscerlo così profondamente. Il film “Goodbye Bafana – Il colore della libertà”, infatti, è stato girato basandosi sulla considerazione di quanto possa essere più affascinante per qualsiasi personaggio, nella trasposizione cinematografica, avere un antagonista e di come sia stato interessante raccontare sia di Nelson Mandela, soltanto attraverso il punto di vista di un altro, che di James Gregory, che da persona semplice e razzista fu influenzato dalla vicinanza di un’altra persona fino a diventare un individuo migliore.

August ha, poi, anticipato a proposito del film la cui uscita è prevista a Novembre. Girato con un cast completamente danese, il film è incentrato su una storia familiare e narra di una coppia in età avanzata che decide di comunicare ai propri figli, nel corso di un week end in campagna, la intenzione della donna, gravemente malata, di anticipare il termine delle sue sofferenze. Si tratta del pretesto con il quale il regista intende affrontare le tensioni e le dinamiche, presenti in ogni famiglia, che possono, a seguito di un evento, venire a galla. Il regista si è detto assai affascinato dal contesto familiare come  potenziale focolaio di conflitti, laddove i figli non possono scegliere i genitori, ed ha, pure, riferito di come egli non abbia una precisa idea sul tema della eutanasia o sul diritto a farsi aiutare a morire ma di come abbia soltanto avuto l’intenzione di trattare il tema della dignità con la quale ognuno dovrebbe poter morire. Egli auspica che il film sollevi tanti interrogativi a proposito del  diritto che ognuno ha sulla propria vita, ancora prima che sulla propria morte. Nel frattempo, a Settembre comincerà a girare un film con un cast internazionale – tra gli attori Helena Bonham Carter – che tratterà la storia di una donna che a seguito di una intossicazione da farmaci intenterà, con il supporto di un avvocato donna, una causa a proposito dell’abuso di medicinali nei confronti delle case farmaceutiche.

Alfredo Aletta col regista Bille August
Alfredo Aletta col regista Bille August

Ha voluto riferire, infine, di quanto sia interessato al cinema italiano e di come riesca a vedere le uscite italiane più interessanti. Nella qualità di membro dell’Academy ha potuto contribuire alla vittoria agli Oscar de “La grande bellezza” e riconosce fortemente l’importanza di poter vincere un Oscar, come a lui è accaduto nel 1989, e di come ciò conferisca maggior potere contrattuale e la possibilità di ottenere finanziamenti. E’ rimasto affascinato dal film italiano “Gomorra” girato nell’hinterland napoletano e proprio a proposito delle tematiche che gli sono evidentemente più a cuore, appare ancora più significativa la sua presenza in un festival che intende promuovere le differenti location nonché le peculiarità e le individualità delle popolazioni più diverse. Per Bille August il cinema offre la possibilità di mostrare ciò che gli storici o i politici non sanno raccontare. Grazie alla cinematografia cinese egli ha avuto modo di imparare tanto sulla Cina ed i film dei registi italiani gli hanno insegnato tanto sull’Italia.

Alfredo Aletta

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