“KK // I’m a Kommunist Kid”: ironica riflessione sull’identità culturale europea

In prima nazionale a Fabbrica Europa 2015 lo spettacolo del performer albanese Glen Çaçi.

«Qual è la relazione tra cittadinanza, libertà e immaginazione?». È questa una delle domande alla base dello spettacolo “KK // I’m a Kommunist Kid” dell’autore e performer albanese Glen Çaçi, presentato in prima nazionale al Teatro Cantiere Florida di Firenze in occasione di Fabbrica Europa 2015. Una riflessione “politico-performativa” di forte attualità, che affronta una delle problematiche centrali dell’Europa unita: la necessità di definire un’identità comune che tenga conto delle diverse radici storiche e culturali. Una sfida vitale perché i giovani possano finalmente sentirsi cittadini europei e identificarsi in un progetto comune. Ma una tematica particolarmente complessa, soprattutto per quelle generazioni dell’area balcanica cresciute nel clima del post-comunismo e nella rincorsa al capitalismo. E troppo spesso viste (e vissute) attraverso un immaginario stereotipato che identifica nell’altro, nel diverso, un potenziale pericolo.

Così, nella condizione di nuovo cittadino europeo, Glen Çaçi intervista il fratello Olger, emigrato in Europa negli anni Novanta, da allora residente in Spagna, ma ancora in attesa della cittadinanza. Insieme ricercano nella reciproca memoria le origini albanesi ricordando pericolosi giochi di infanzia e tradizioni che inevitabilmente si intrecciano e confondono con l’oggi. Attraverso una serie di pratiche ed esercizi di immaginazione i due reinventano a livello mnemonico il loro (non) senso di appartenenza. Così sul palcoscenico va in scena una sorta di trasmissione televisiva dove il plurilinguismo si alterna con acrobazie circensi, danze popolari forse mai veramente apprese, canzoni italiane, disco music e telegiornali storici. Ne emerge quella che Dubravka Ugresic ha definito cultura karaoke: «ostentazione di un io anonimo con l’aiuto dei giochi di simulazione. Alle persone oggi interessa più sfuggire da se stesse che scoprire il loro autentico io. Nel frattempo l’io è diventato noioso e appartiene a un’altra cultura». Non a caso una delle frasi pronunciate da Olger Çaçi che più ci ha colpito afferma che, di fronte a un’Europa che non esiste, «l’identità non è più una mia questione».

Firenze – Teatro Cantiere Florida, 15 maggio 2015

Lorena Vallieri

KK // I’m a Kommunist Kid – Idea e realizzazione: Glen Çaçi; disegno luci e video: Andrea Saggiomo; assistente alla coreografia: Paola Stella Minni; collaborazione drammaturgica: Ylenia Caleo e Andrea Saggiomo; produzione: Marche Teatro – teatro di rilevante interesse culturale; coproduzione: Fondazione Fabbrica Europa. Interpreti: Glen Çaçi e Olger Çaçi.

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