La classe

La Classe, uno spettacolo potente tra le mura di un carcere

Spettacoli di energia rara e per niente incasellabili nella fascia scomoda e protetta di “teatro e carcere”, anche se in realtà ne fanno parte. Le esperienze sceniche realizzate dall’Associazione Voci Erranti nella Casa di Reclusione Morandi di Saluzzo non sono una libera espressione dei protagonisti reclusi, che partecipano a laboratori annuali condotti dall’autrice e regista degli spettacoli, Grazia Isoardi. Gli attori sono formati, sperimentano la tecnica, la usano. E sono educati anche a non essere strumento. Tanto più nel toccante “La Classe” che ha debuttato nel carcere a fine settembre. E’ un lavoro incentrato sulla scuola, dedicato a Don Lorenzo Milani a 50 anni dalla morte, recitato da Abdul, Alberto, Andrea, Badr, Daniele, Edy, Franco, Hu, Radu, Rajab, Salah, Saverio, Younes. Solo i nomi ma, per meriti, da menzionare tutti. La classe“La Classe” è un ambiente di banchi e scolari cresciuti, non ci sono maestri, non arrivano, così ciascuno si presenta, come a scuola il primo giorno, ed esprime la sua idea sul sapere e la conoscenza, sembra autentico, ma l’autobiografia è stemperata nei personaggi che sono sempre più teatrali, universali. Confessano di strade sbagliate e di cattivi maestri, di opportunità non godute, di desiderio di riscatto che si percepisce nella partitura, limpida, lucida, scevra di retorica, disincantata. Si critica la scuola, se ne rilevano le pecche senza intenti distruttivi, ma per avere una visione chiara di un’istituzione che, se mondata, è riconosciuta come fondamentale. Anche da parte di chi non ne ha potuto fruire. E quando si cita la Storia appare anche un potente, ancorché breve, monologo dall’Enrico V di Shakespeare, una gemma di grande teatro. Ed è magistrale il poemetto costituito di tutte parole che iniziano con “p”, per descrivere lo scoramento della classe insegnante. Anche i momenti danzati, vividi di ritmo, sono incisivi, scandiscono le scene rievocando gli intervalli, istanti indimenticati di gioia. Isoardi ha scrittura raffinata e polso fermo nel guidare l’affiatato gruppo, che ha voluto ricordare il compagno Sasha, trovato morto in cella.

Gli spettacoli nati in carcere di Voci Erranti, ormai da qualche anno, in certe occasioni trovano libertà, sono ospitati nelle stagioni teatrali perché gli attori hanno permessi premio o terminando la pena mantengono l’impegno in palcoscenico. Si confida che anche “La Classe” prosegua la sua storia fuori dalle mura. Da questi alunni c’è parecchio da imparare.

 

LA CLASSE di Grazia Isoardi, con i detenuti della Casa di Reclusione “R. Morandi” di Saluzzo, coreografie di Marco Mucaria, luci di Cristian Perria, Associazione Voci Erranti. Il progetto è realizzato grazia al Direttore Dott. Giorgio Leggieri, al Comandante Ramona Orlando, a tutto il personale di polizia penitenziaria e alla Compagnia di San Paolo di Torino.

 

Debutto 28 settembre – 1 ottobre 2017 nella Casa di Reclusione “R. Morandi” di Saluzzo

Maura Sesia

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