La Corte della Formica

la-corte-della-formicaCon un leggero anticipo, rispetto al classico periodo di programmazione, torna anche quest’anno “”, delizioso festival organizzato dall’associazione “Teatro a Vapore” sotto la direzione artistica di Gianmarco Cesario. Se l’ossatura principale della rassegna è composta dai diciotto corti teatrali che si daranno battaglia, suddivisi nelle sei serate da martedì 15 a domenica 20 ottobre, come da qualche anno a questa parte, la manifestazione presenta anche due golosi spin-off, ovvero “Scrivere a Corte”, dedicato alla narrativa breve e “La Corte della Formica Movie” , dedicato logicamente ai corti cinematografici. E’ proprio con la sezione letteraria diretta da Claudio Finelli che il festival apre i battenti, nella sala del Piccolo Bellini, con la lettura di brevi stralci dei finalisti, prescelti da Rosanna Bazzano, Antonio Mocciola ed Eduardo Savarese, giuria presieduta da Maurizio De Giovanni: durante il pomeriggio di lunedì 14 ottobre infatti Annalisa Direttore e Michele Iazzetta leggeranno pillole tratte dai brevi racconti più meritevoli. A chiudere la rassegna sarà invece lo spin-off cinematografico coordinato da Andrea Axel Nobile, che troverà posto al Multisala Modernissimo per la proiezione dei finalisti: la giuria composta da Ugo Autori, Luciano Correale, Cristina Donadio, Luigi Scaglione e Pasquale Scialò e presieduta da Lucio Allocca, storico nome legato alla kermesse, selezionerà tra questi il vincitore assoluto. Ma sarà ovviamente la sezione teatrale quella più forte e presente, quest’anno tutta dedicata al sentimento visto che il tema prescelto è stato “La verità, vi prego, sull’amore”. Al contrario degli altri anni, in quest’edizione è stato deciso di rivolgersi direttamente alle compagnie, più che agli autori, e ciò ha permesso la presenza in cartellone di piccoli gioielli che altrimenti avrebbero fatto maggior fatica a trovar posto, come “Microstorie”, doppio esercizio di improvvisazione teatrale della QFC Teatro con Deborah Fedrigucci e Tiziano Storti per la regia di Giorgio Rosa o ancora esperimenti di teatro-immagine come “Tra nuvole”, spettacolo adattato e diretto da Orazio De Rosa sulla figura del clown bianco e “redFRIDA” di Ciro Pellegrino, un visionario lavoro sull’artista Kahlo. I partecipanti quest’anno, approfittando del tema hanno ovviamente spaziato con la fantasia e con le possibilità offerte, non limitandosi all’amore tradizionale, bensì sfruttando le varie dimensioni di questo sentimento, come “Le (s)confessioni” di Fabio Pisano sul malsano rapporto tra un ragazzino ed un sacerdote o ancora “Fra(m)menti”, storia d’amore mascherata da coinvolgente thriller. Diciotto modi di concepire l’amore, diciotto validi lavori come sempre selezionati con cura e sei serate da trascorrere insieme a forti emozioni e piccoli grandi gioielli, offrendo la possibilità al genere del corto teatrale (e non solo), di trovare uno spazio in cui mostrare tutto il proprio enorme valore.

 

Gaetano Cutri

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