la divina commedia

“La Divina”: quanto è bello l’inferno arcobaleno

Dopo un anno complicato per la comunità glbt, che ha pagato il traguardo delle unioni civili con la perdita per strada della stepchild adoption e una discussione in senato che definire mortificante è poco, quanto fa bene uno spettacolo totally rainbow che ha la sua forza nella leggerezza, nell’ironia e autoironia, nel caloroso invito al pubblico tutto, etero forse… in particolar modo, a ridere insieme e ricordare quanto i veri peccati da finire all’inferno siano la cattiveria, la mancanza di tolleranza e inclusione del prossimo e non il lasciarsi coccolare dai piaceri del sesso e dell’amore.
Alessandro Fullin, non nuovo a spettacoli gaudenti e irriverenti, mette in scena, ancora fino a domenica affrettatevi, “LA DIVINA” rivisitazione in chiave molto arcobaleno della Divina Commedia di Dante Alighieri.
E così tra fugaci e birichini ripassi storico letterari, che non fanno mai male, il protagonista insieme a un affiatato e divertito cast con Tiziana Catalano, Sergio Cavallaro, Simone Faraon, Paolo Mazzini, Mario Contenti, Ivan Fornaro, le coreografie di Sergio Cavallaro e i costumi di Monica Cafiero, ripercorre con una ricca serie di battute fulminanti, alcuni dei passi più noti del poema italiano.
Nel 2009 Papa Ratzinger annuncia al mondo che il Purgatorio non esiste più. Dante Alighieri, saputa la notizia, si precipita per la seconda volta nell’Oltretomba per riscrivere la Divina Commedia. Ma è un Dante diverso, ormai… passato, si può dire, all’altra sponda… e la sua interazione con i personaggi si rivelerà tanto imprevista quanto spassosa. In particolar modo, sarà costretto a rivedere il secolare amore con una non proprio bellissima Beatrice.
Tra canzoni, citazioni e omaggi alla cultura più camp e colorata, gli 80 minuti passano velocissimi e si vorrebbe davvero restare un po’ di più tra questi coloratissimi gironi dell’inferno.
Roma, teatro Sala Umberto, 19 Gennaio 2017
Giuseppe Bucci
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