“La prima neve”, incontro di drammatiche solitudini

filmArrivato a metà percorso, il  Sulmona Cinema Film Festival mantiene alto livello delle proiezioni passate in questi giorni in rassegna. Dopo “Una città ideale”, “Miele” e “Via castellana bandiera”, è il turno de “La prima neve”. Il film di Andrea Segré, vede come protagonista Dani, un Togolese che, a causa della guerra in Libia, raggiunge l’Italia con una figlia nata durante il drammatico viaggio, le cui difficoltà causano la morte della moglie. E’ ospite di una casa di accoglienza in un paesino tra le montagne del Trentino. È qui che, lavorando nel laboratorio del vecchio falegname Pietro, conosce Michele (Matteo Marchel), un bambino irrequieto e scostante, che in  tenera età si trova già a dover affrontare la tragica morte del padre.

Il film di Andrea Segré riesce sotto ogni punto di vista; affronta temi d’attuale importanza, ma senza mai prendere una posizione netta, limitandosi a raccontare delle storie drammatiche, accomunate dal dolore della perdita di un proprio caro e trovando una possibile soluzione attraverso l’apprendimento all’ascolto. “Le cose che hanno lo stesso odore devono stare insieme”: è questo il compito di Michele e Dani che, attraverso le grandissime interpretazioni – una su tutte quelle del giovanissimo Matteo Marchel   e poi anche quella di Jean Folly  – creano un rapporto forte ed emotivo che imprime maggiore enfasi alle tristi  vicende dei due protagonisti. Il pathos che si viene a creare attorno alla visione della pellicola, è rafforzato dal suggestivo e selvatico paesaggio di Pergine, nonché all’intensa colonna sonora (caratteristiche, queste, dei film di Segré). Dopo “Io sono lì”, Andrea Segré riesce a replicare la qualità del suo precedente film, regalando un’ ottima regia  e, quindi, imponendosi come possibile vincitore del Festival.

Sulmona, 20 dicembre 2013

Dario Cerbone

Share the Post:

Leggi anche