“L’acqua cheta”… com’era bella Firenze!

Risate e divertimento con la commedia di Augusto Novelli recitata dalla Compagnia delle Seggiole.

IMG_0042-Ridotto«L’acqua cheta rovina i ponti», recita un celebre proverbio, «però fa ridere di gusto», aggiungiamo noi dopo aver visto il famoso capolavoro di Augusto Novelli messo in scena dalla Compagnia delle Seggiole al Nuovo giardino dell’Ex Teatro Il Boschetto. Una serata di puro divertimento in vernacolo toscano, con una commedia, “L’acqua cheta”, intrisa della più schietta saggezza popolare, di un impareggiabile realismo bozzettistico e di una travolgente verve comica. Il tutto accresciuto dalla bravura di attori che onorano la migliore tradizione recitativa fiorentina, in linea con quelli che erano gli ideali di Novelli.

DSC_0265-RidottoA lui si deve infatti la ‘fondazione’ di un teatro autenticamente fiorentino, in vernacolo e con scene tratte dalla realtà quotidiana contemporanea. Un progetto che il commediografo aveva ideato sul finire dell’Ottocento con l’intento di raccogliere l’eredità del letterato cruscante Giovan Battista Zannoni, fra i primi a sperimentare l’uso del vernacolo in commedia in testi come “Crezia rincivilita”. Decisiva, per Novelli, fu la collaborazione con la compagnia dell’attore Andrea Niccoli che il 29 gennaio 1908 debuttò al Teatro Alfieri di Firenze con “L’acqua cheta”, ottenendo un indiscusso successo. La pièce fu talmente apprezzata che nel 1920 fu riadattata a operetta da Giuseppe Pietri e divenne soggetto di alcune riproduzioni cinematografiche e televisive (celebre quella con Arnoldo Foà), nonché numerose riprese teatrali.

DSC_0015-RidottoUna commedia che incontra tutt’oggi il favore del pubblico, anche grazie all’indiscutibile verità sociale che Novelli riuscì a dare ai propri personaggi, alle situazioni e agli ambienti descritti, pur nella finzione della scrittura teatrale. Così, fiorentini e non, vi rivedono ‘la bella Firenze di prima’. Quella di prima dei turisti, prima dell’alluvione, prima della Grande Guerra… in ogni caso ‘prima’ di un qualche disastro che le ha cambiato i connotati, come riporta una breve nota allo spettacolo. Un veritiero affresco di Firenze dunque, o meglio, del quartiere di San Niccolò, dove abitano e lavorano Ulisse il fiaccheraio, sua moglie Rosa e le due figlie Anita e Ida, giovani e innamorate.

DSC_0088-RidottoTutte qualità riprese ed esaltate dagli attori di questo bel allestimento, che ‘vivono’ e si immedesimano nelle emozioni dei personaggi interpretati, coinvolgendo così, e appassionando, una platea divertita e partecipe. E se occorre ricordare almeno l’eccellente interpretazione di Sabrina Tinalli nel ruolo della madre Rosa, bisogna ascrivere il merito della buona riuscita dello spettacolo a tutta la compagnia. La forza della serata risiede infatti nella sintonia tra loro e nella capacità di avere tempi comici perfetti.

Firenze – NUOVO GIARDINO DELL’EX TEATRO IL BOSCHETTO, 31 luglio 2014.

Lorena Vallieri

L’ACQUA CHETA. Commedia brillantissima in tre atti – Autore: Augusto Novelli; Regia: Claudio Spaggiari; Scene: Giancarlo Mancini; Costumi: Giancarlo Mancini; Realizzazione costumi: Pino Crescente; Addetto ai costumi: Cosimo Alcarese; Luci: Daniele Nocciolini; Compagnia: La Compagnia delle Seggiole.
Interpreti. Fabio Baronti (Ulisse), Sabrina Tinalli (Rosa), Carolina Pezzini (Anita), Beatrice Faldi (Ida), Luca Cartocci (Cecco), Andrea Nucci (Alfredo), Orvelio Scotti (Stinchi), Claudio Spaggiari (Asdrubale), Marcello Allegrini (Bigalli), Brenda Potenza (Zaira), Giovanna Calamai (Anna), Rossella Gardenti (Teresa).

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