Il vasto panorama della canzone napoletana con il suo articolato e variegato repertorio, così pregno della plurisecolare tradizione orale e produzione artistica e poetica.
Questo il fulcro delle considerazioni attorno alla canzone napoletana che fanno da sfondo all’idea della composizione dell’album “L’armonia sperduta” (Zeus Record). L’antica arte del canto popolareggiante, fatto di emissioni strisciate, contaminazioni, fratture verbali e libertà ritmica, viene proposta nel CD attraverso una selezione di 13 tracce musicate e composte dal maestro Roberto De Simone più una 14ª tarantella composta in onore di Richard Wagner ea omaggiare il suo amore per la cultura musicale partenopea. L’intento artistico, come dichiarato dallo stesso maestro De Simone, è stato seguire le orme dei cantatori detti posteggiatori napoletani, così privi di istruzione musicale quanto ricchi di esperienza e sensibilità armonica fatta di appoggi e tempi peculiari dell’ esecutore. In questo caso, però, il maestro ha potuto avvalersi della sua approfondita conoscenza dei repertori stravinskiani, bartokiani e pergolesiani. Anima vocale e ideatore di questo progetto musicale, Raffaello Converso emerge come “cantante colto”. Figlio d’arte, voce preziosa, dopo aver studiato violino e chitarra presso il conservatorio di Napoli, sposa la tradizione familiare quale figlio degli ultimi cantanti posteggiatori a una sensibilità artistica che lo porta a partecipare a spettacoli teatrali e televisivi, festival e manifestazioni culturali in Italia e all’estero e ad essere apprezzato in qualità di cantante e interprete in alcune delle più grandi produzioni italiane. 
Musicista esperto e dal gusto raffinato, Raffaello Converso riesce a riempire di emozioni vibranti le ardite associazioni musicali presenti in sottotraccia alle canzoni più amate del repertorio della canzone di Napoli. Un omaggio alla canzone partenopea, questa produzione musicale, fatto con ossequioso amore non scevro di spirito critico e importanti inferenze relative allo straniamento musicale che rende giustizia all’anima vera della tradizione nostrana per cui ciascun amante della buona musica dovrebbe dire grazie.
Antonio Gargiulo
