“Lo schiaccianoci”: saggio di fine anno

La favola di Natale immancabile si anima sul palco del Teatro Olimpico. È la prima delle numerose rappresentazioni dell’opera del maestro Čajkovskji che si susseguiranno durante il periodo festivo sui palcoscenici della capitale.

Non è certo da definire un degno debutto. Una platea affollata di bambine e mamme, piccole sognanti danzatrici animano, anche troppo, le poltrone dell’Olimpico.

Pessima l’acustica. Le orecchie si drizzano nel tentativo di apprezzare l’armoniosa melodia, quell’incedere sognante e vibrante, quell’alternarsi di ilarità e gioiosa allegria che fanno de “Lo Schiaccianoci” una delle opere più apprezzate del repertorio classico.

La cornice non è degna dell’opera, quello a cui si assiste è un “saggio di fine anno” piuttosto che un Balletto. Il teatro é spoglio, affollato e rumoroso, si riescono ad apprezzare soltanto i sontuosi costumi delle dame.

La scenografia è imponente, costipata in uno spazio troppo piccolo, e non valorizzata da un disegno luci mesto e fioco, tutt’altro che “natalizio”.

Quanto ai ballerini lungi dal veder un’ etoile, ma anche dall’assistere alla più semplice interpretazione emotiva. Si è trattato di una rappresentazione degna di un corso di danza avanzato.

Pedissequa l’esecuzione, buona la tecnica. Giudizio affisso in bacheca a fine anno accademico.

La platea è priva di senso critico, il pubblico resta come sempre affascinato per il solo veder realizzato quello che per anni si studia in sale calde e sudate . Ogni singolo, piccolo, futuro ballerino sogna la sua favola, ogni giorno immagina il suo debutto, ma per far sì che sia degno bisogna educare al bello. Il gusto, la pulizia esecutiva, l’emotività, tratti caratteristici di uno spettacolo. Perché di questo bisogna trattar, uno Spettacolo. Favoloso, sognante, gioioso e non mera esecuzione. Il repertorio merita rispetto e conoscenza, merita quella classicità che non è solo di gesti, ma di cuore.

La danza resta il luogo del sogno, ove l’impossibile ancor si realizza. Doniamo agli spettatori il sogno, educhiamo la platea all’armonia, ne seguiranno uomini e donne che come ballerini sfiorano le tavole e toccano le stelle in una notte di Natale che duri a lungo, che dia ad ognuno la sua favola. Ce n’è bisogno!

Roma, teatro Olimpico, 13 dicembre 2014

Elena Grimaldi

MAURO GIANNELLI EVENTI
presenta

BALLETTO DI MOSCA “La Classique”

Lo Schiaccianoci

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