“L’ora di ricevimento”: gli insegnamenti del Professore Fabrizio Bentivoglio

Al Teatro della Pergola lo spettacolo di Stefano Massini per la regia di Michele Placido.

Il Teatro della Pergola ospita, dal 21 al 26 novembre, il lavoro di Stefano Massini “L’ora di ricevimento per la regia di Michele Placido e una produzione Teatro Stabile dell’Umbria. Sulle scene, a vestire i panni del professor Ardèche, un poliedrico Fabrizio Bentivoglio, protagonista cinico e disincantato, appassionato di Rabelais e Voltaire, a cui è toccata la scuola della banlieue di Les Izards, la durissima zona periferica di Tolosa.

Un lavoro onesto e profondo, che affronta fin da subito le incongruenze, le dispute e le angherie dei nostri tempi. La classe del professor Ardèche non è di facile gestione, nonostante la sua trentennale esperienza, le cadute e gli insuccessi sembrano essere sempre in agguato e pronti a sfidarlo. Il suo trionfo finale sarà condurre gli alunni alla conclusione dell’anno scolastico, e per riuscirci si serve dell’unica ora di confronto con genitori e parenti, l’ora di ricevimento appunto, che lo vede schierato in prima linea ogni giovedì dalle 11 alle 12. Scopre così i fantasmi familiari dei suoi allievi, preoccupazioni e ambizioni con cui i ragazzi devono fare i conti sui banchi di scuole e fuori.

Proprio grazie al susseguirsi di questi colloqui, lo spettatore riesce ad immaginare una ad una le personalità degli scolari, che non appaiono mai in scena, ma ne si percepisce l’eco grazie ai racconti e agli episodi scolastici più salienti. È lo stesso professor Ardèche a descriverli minuziosamente, non tralasciando nemmeno un dettaglio: non ci sono segreti per lui, gli bastano pochi giorni per individuare i tratti caratteriali di ciascun alunno, condensandoli in dei nomignoli che cadono a proposito. Con spiccata ironia si passa dal Primobanco al Fuggipresto, dal Panorama al Raffreddore. E poi non può mancare il Falsario, il Rassegnato e l’Invisibile, ma anche l’Adulto e la Campionessa, e per non trascurare nessuno il Missionario e il Cartoon.

Su uno sfondo perimetrico, che racchiude la grande vetrata esterna della scuola, prende forma questa classe variopinta, la sesta della sezione C, ‹‹una scatola d’intonaco con dentro 26 occhi›› che osservano, ogni singolo membro con il suo soprannome che cambia a seconda di chi lo indossa. Tema dominante e molto attuale dello spettacolo è la convivenza, il contatto relazionale con altre etnie e tradizioni che coinvolge tutti da vicino, e che per quanti sforzi facciamo non sempre ci risulta idilliaca. Impressione che si deduce dal senso di insoddisfazione di cui si fa carico lo stesso Bentivoglio: pur essendo un insegnante onesto e preparato, ciò che lo coglie impreparato è l’andamento scostante della realtà e le differenze culturali, che spesso neanche la bellezza della poesia riesce a spiegare. Per quanto si presenti inizialmente come una commedia, il lavoro di Massini e Placido svela ben presto la sua drammaticità straziante, che ripercorre con enfasi e delicatezza la complessità di una società diversificata, verso la quale tutti abbiamo ancora molto da imparare.

Firenze – TEATRO DELLA PERGOLA, 21 novembre 2017.

Mara Marchi

L’ORA DI RICEVIMENTO – Regia: Michele Placido; Drammaturgia: Stefano Massini; Scene: Marco Rossi; Costumi: Andrea Cavalletto; Luci: Simone De Angelis; Musiche originali: Luca D’Alberto; Voce cantante: Federica Vincenti; Interpreti: Fabrizio Bentivoglio, Francesco Bolo Rossini, Giordano Agrusta, Arianna Ancarani, Carolina Balucani, Rabii Brahim, Vittoria Corallo, Andrea Iarlori, Balkissa Maiga, Giulia Zeetti e Marouane Zotti.

 

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