“Molière: la recita di Versailles” è un gioco di teatro nel teatro

In tournée al Teatro Aurora di Scandicci Paolo Rossi torna a confrontarsi con il grande drammaturgo francese.

Dopo lo spettacolo del 2003 “Questa sera si recita Molière”, Paolo Rossi è tornato a confrontarsi con il grande drammaturgo francese in una nuova produzione del Teatro stabile di Bolzano ispirata a “L’impromptu de Versailles”: “Molière: la recita di Versailles”. Nell’originale francese, andato in scena davanti al Re Sole il 14 ottobre 1663, Molière immaginava sé stesso e la sua compagnia impegnati nei frenetici preparativi per una nuova commedia richiesta da Luigi XIV. Un lavoro da scrivere e mettere in scena nel giro di due ore che svelava una delle tecniche compositive dell’epoca: stendere un canovaccio che si trasformava, con un abile gioco di teatro nel teatro, in un fondamentale manifesto di poetica. La nuova drammaturgia a sei mani dello stesso Paolo Rossi in collaborazione con Stefano Massini e Giampiero Solari (che firma anche la regia) parte proprio da questa struttura aperta e ne coglie la potenzialità per riflettere sulle attuali condizioni di vita dei teatranti, oggi come allora costretti a fare i conti con la concorrenza, la precarietà economica, la libertà di pensiero, le esigenze artistiche spesso in contrasto con quelle dei committenti.

Molière come Rossi dunque, o meglio, Rossi che si specchia in Molière, accomunati dai «casini»: «La confusione è il nostro mestiere», per dirla con parole dello spettacolo. Inizia così un pastiche dove improvvisazione, satira politica e sociale, scherzi con il pubblico si intrecciano con riflessioni sull’attore e il personaggio in un continuo passaggio, non sempre distinguibile tra il nostro oggi e la Francia del Seicento. La recitazione dei dodici attori (più il cane mascotte) si alterna alle musiche dal vivo del gruppo I Virtuosi del Carso in un’azione corale che rompe gli schemi tradizionali dello spettacolo di satira perché, come afferma il mattatore di Monfalcone, «non posso più fare monologhi. Il monologo era satira contro il potere quando il potere si vedeva. Ora non sarebbe che la parodia di una parodia».

Scandicci – TEATRO AURORA, 1 marzo 2016

Lorena Vallieri

MOLIÈRE: LA RECITA DI VERSAILLESnovità di Paolo Rossi e Giampiero Solari su un canovaccio di Stefano Massini.

Regia: Giampiero Solari; scene e costumi: Elisabetta Gabbioneta; luci: Gigi Saccomandi; canzoni originali: Gianmaria Testa; musiche eseguite dal vivo: I Virtuosi del Carso; Produzione: Teatro Stabile di Bolzano.

Interpreti: Paolo Rossi, Lucia Vasini, Fulvio Falzarano, Mario Sala, Emanuele Dell’Aquila, Alex Orciari, Stefano Bembi, Mariaberta Blasko, Riccardo Zini, Irene Villa, Karoline Comarella, Paolo Grossi.

Share the Post:

Leggi anche