C’è un posto a Napoli, in via del parco Margherita 5, dove i sogni diventano realtà…dove mettersi alla prova è d’obbligo e nuovi talenti possono esser scoperti dando spazio ai giovani. È la Scuola di Cinema di Napoli che, oltre ai tradizionali corsi di regia e recitazione, ospita nei suoi spazi la Noir Factory. Un laboratorio più che una vera e propria scuola – tende a precisare Giuseppe Cozzolino, ideatore del progetto – La differenza sostanziale è che qui più che di teoria ci si occupa di pratica e della produzione attiva di cortometraggi, videoclip, serie per il web e la TV, finalizzata alla visibilità e alla possibile vendita sul mercato audiovisivo nazionale e – perché no? – internazionale.
Noir Factory si rivolge a tutti e si ripropone di aggregare aspiranti attori, registi, sceneggiatori, addetti al montaggio, operatori di ripresa, make up artist, segretari di produzione.
Noir Factory vanta collaborazioni di successo come quella con la piattaforma web di Syfy, versione italiana del canale americano interamente dedicato alla fantascienza al thriller e all’horror – all’epoca sul palinsesto del Canale Steel di Mediaset Premium –, che da ottobre a dicembre 2012 ha pubblicato la loro prima produzione: la serie web fantasy LEGENDS.
Un primo sasso lanciato nello stagno da Giuseppe Cozzolino e dal suo team di collaboratori (il coordinatore/regista Salvatore De Chiara, lo scrittore Bruno Pezone, il regista Salvatore Manzella, l’acting coach Monica Todino, il maestro d’armi Livio Buonanno, le make up artists Crim.e) ora impegnati nelle riprese della nuova serie ARCANA – STORIE DELL’IMPOSSIBILE.
L’iscrizione alla scuola è mensile e vengono rilasciati degli attestati a vari step riconosciuti a livello nazionale. Dopo 4 mesi si può proporre un proprio soggetto/sceneggiatura, dopo 6 mesi viene rilasciato un attestato di 1° livello e dopo un anno, un riconoscimento come autore.
A due passi dalla metropolitana e dalla funicolare di Piazza Amedeo, la scuola è posizionata in modo da raccogliere iscritti sia dal salernitano che dal napoletano.
Carla Schiavo
14 dicembre 2014
