Passione e ideologia in A Testa Alta di Mimmo Maglionico con la partecipazione di una straordinaria Isa Danieli

A Testa Alta di Mimmo Maglionico & Pietrarsa e Gabriel Aguilera con la partecipazione di una straordinaria Isa Danieli, che ha aperto la stagione teatrale del Teatro Bolivar di Napoli, è un chiaro esempio di come per elaborare uno spettacolo valido e coinvolgente sia più che sufficiente avere un’idea solida, una forte urgenza espressiva e degli interpreti che, oltre alla bravura e all’esperienza, portano in scena il proprio cuore, la propria passione e la propria storia.

E così A Testa Alta, ripercorrendo musiche estremamente evocative – quali quelle degli Inti-Illimani o di Violeta Parra con la memorabile interpretazione di Gracias a la Vida di Isa Danieli – e brani di verificabile intensità – quali quelli di Pablo Neruda o di Erri De Luca, affidati sempre alla vibrante voce della Danieli – canta e racconta le storie di popoli oppressi che, dal Suda America ai Balcani fino al meridione d’Italia e agli scugnizzi napoletani protagonisti di quel glorioso settembre del ’43, hanno trovato il coraggio e la determinazione per resistere alle dittature, ribellarsi e insorgere, a testa alta appunto, in nome dell’indipendenza e della libertà.

Un progetto teatrale dalla rara e felice temperatura ideologica, questo realizzata da Mimmo Maglionico & Pietrarsa, in cui peraltro si distingue la vigorosa voce di Carmela Di Costanzo e le trascinanti tammorre di Carmine D’Aniello, progetto realizzato insieme al cantante e musicista cileno Gabriel Aguilera, che non può ridursi a una semplice, sia pur emozionante e militante, celebrazione del passato ma che si propone, invece, di fungere da efficace memento per la società occidentale contemporanea, una società che osserva, talora con allarmante disimpegno e spesso con deplorevole cinismo, le guerre in corso a poca distanza dai propri confini.

Ma poi, chi l’ha detto che El pueblo unido jamás será vencido, brano simbolo della lotta per il ritorno alla democrazia in Cile, ai tempi del golpe militare, non possa essere, anche nel terzo millennio, catalizzatore delle istanze di emancipazione di tutti i popoli oppressi?

Teatro Bolivar di Napoli, replica del 19.10.2024

 

 

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