Shakespeare si approccia con pudore e rispetto, consapevoli dell’immortalità dei suoi drammi, capaci di parlare a tutti e in ogni tempo. E in ogni modo si aggiunge ora, con sincere stupefazione e gratitudine. Davide Lorenzo Palla, con il sodalizio di Riccardo Mallus alla regia e nell’elaborazione della pièce, trasforma il polifonico “Riccardo III” quasi in un soliloquio, di sontuosa pienezza e che valica i confini del testo per proiettare attore e pubblico al 3300 d.C., dove però gli appetiti degli spettatori sembrano tornati all’epoca dei gladiatori, o forse alla nostra attualità in rete. Dramma storico tra i più noti e rappresentati, incentrato sull’efferatezza di un aspirante al trono storpio e gobbo che non si ferma di fronte a nulla per conquistare il potere, “Riccardo III” di Palla incomincia dalla premessa, profondamente shakespeariana: un inno all’immaginazione, per colmare le lacune ineludibili di un teatro che vuole rispecchiare un vasto mondo. Siamo al Globe del futuro e lo spettatore è chiamato a lavorare di mente, così è immesso nel racconto del crudele per antonomasia, che uccide i fratelli, i nipoti, seduce una donna a cui ha ammazzato il marito, si bea con scannamenti e teste mozze. Riccardo è dotato di intelletto ma è brutto, sciancato. E’ diverso, quindi è temuto e odiato.
E’ emarginato. Riccardo è quello che tutti si aspettavano da lui fin dalla nascita, è orrendo e scatena l’orrore, aborre e innesca violenza. La narrazione elegante, nello scandire dei cinque atti, scava nelle radici delle sue ire funeste. E le inquadra, in una suggestiva ipotesi. La scenografia è netta, un’impalcatura su cui è appollaiato il musicista che circonda una pedana dove si staglia il trono, intorno alcune sedie rovesciate e dietro una sorpresa inquietante. Tutto a tinte plumbee. L’interprete, che si avvale anche dell’icastica voce registrata di Grazia Migneco, nei panni dell’impietosa madre di Riccardo, la Duchessa di York, incarna la molteplicità dei personaggi, dipingendone le specificità con verosimiglianza e soprattutto tratteggia il maligno precipitare di Riccardo con pregevoli coloriture, rapendo il pubblico, complice soddisfatto.
Maura Sesia
RICCARDO III
da William Shakespeare
Uno spettacolo di Davide Lorenzo Palla e Riccardo Mallus
Con Davide Lorenzo Palla
Regia Riccardo Mallus
Musiche Tiziano Cannas Aghedu
Scenografie Guido Buganza
Luci Salvo Manganaro
Con la partecipazione audio di Grazia Migneco
Aiuto regia Riccardo Tabilio
Un ringraziamento particolare a Monica Pariante
Produzione Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano
debutto nazionale
visto al Teatro Carcano di Milano – 11 novembre 2018