ROMA. La mostra “BODY WORLDS”: la vita continua oltre la morte

1-IMG_5954ROMA Prorogata fino al 12 aprile la mostra “BODY WORLDS – IL CICLO DELLA VITA” data la considerevole affluenza di visitatori al SET di Via Tirso 14, oltre 100.000 fino ad oggi. E’ stato concesso ancora un mese alle persone che vogliono addentrarsi nel misterioso viaggio alla scoperta del fantastico mondo del corpo umano.

La mostra fa sì che, attraverso il procedimento della plastinazione, inventato dal Dr. Gunther von Hagens nel 1977 con l’obiettivo di conservare campioni anatomici per lo studio della medicina, la vita non finisca con la morte…tutti gli stadi del Ciclo della Vita, appunto, potranno essere ammirati in tutta la loro interezza, come un’esplorazione 3D all’interno del nostro corpo. Un’esperienza davvero unica nel suo genere che lascia affascinati quanto interdetti, ma assolutamente da fare! Si ha la possibilità di “toccare con mano” questa macchina perfetta che è il corpo umano, come solo ad un medico di Medicina Legale è concesso. Sono mostrati nel dettaglio muscoli, nervi, ossa, organi interni ed esterni, vasi sanguigni e ancora altro così come non li abbiamo mai visti.

La mostra è allestita in modo impeccabile, ogni sezione è affrontata con la giusta attenzione e sono messe a disposizione del visitatore descrizioni dettagliate2-IMG_5963 sullo studio eseguito sui corpi e sugli organi in questione. “Il successo della mostra” – riferisce il curatore italiano Fabio Di Gioia – “è dovuto soprattutto alle informazioni che fornisce sui continui cambiamenti che, dalla nascita e per tutta la vita, intervengono nel nostro corpo”.

La mostra BODY WORLDS – IL CICLO DELLA VITA offre, soprattutto ai bambini e agli adolescenti, un’occasione unica per prendere coscienza e comprendere al meglio le ripercussioni che, a lungo andare, potrebbero avere gli atteggiamenti negativi sul nostro corpo. (Gli esempi eclatanti visibili in mostra sono: l’obesità e l’effetto del consumo di tabacco sui polmoni.)

Del corpo è mostrata l’evoluzione attraverso il trascorrere del tempo: salute, cambiamenti, crescita, maturazione, decadenza e morte. Il percorso ne mette a fuoco la complessità, la resilienza e la vulnerabilità, attraverso studi anatomici che comparano il corpo ammalato con quello in salute.

I corpi plastinati sono posti in pose dinamiche che permettono ai visitatori un confronto più diretto e immediato tra le plastinazioni esposte ed il proprio corpo.

Diverse le iniziative collaterali, realizzate grazie al progetto TRANSCORPUS a cura di Olga Bachschmidt, messe a disposizione dei visitatori.

3-IMG_5967 Dal vernissage di martedì 10 marzo alle ore 18.30 fino a fine mostra, sarà possibile prendere visione, nella hall del SET, di “Body Pages”, il visual magazine creato dagli studenti del terzo anno del corso di GRAPHIC DESIGN dello IED che, traendo la loro ispirazione dai pannelli espositivi di BODY WORLDS, hanno deciso di reinterpretarli in maniera creativa, trasformando il concetto del corpo in immagini e creando degli originali artworks esposti nel percorso allestito della mostra.

Dal 12 al 22 marzo, infine, nello spazio workshop, prenderà il via la mostra “Outside the body – anatomia e arte nello sguardo degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma”. La mostra BODY WORLDS ha offerto spunti di studio e riflessione ai ragazzi che hanno avuto modo di indagare l’anima, la parte più invisibile dei corpi esposti, che ha donato loro l’ispirazione per la creazione di riflessioni artistiche.4-IMG_6008 (1)

Oltretutto, nella hall del SET, continua fino al 12 aprile la possibilità di ammirare l’opera collettiva CHROME ANATOMY, realizzata grazie alla call for entries lanciata on line da WINSOR& NEWTON, brand leader nella produzione di materiali per belle arti con cui gli studenti di RUFA, coordinati dai docenti Fabrizio Dell’Arno ed Emiliano Coletta, hanno avuto modo di creare un’evocativa installazione: un mosaico di dimensioni ambientali che combina 75 casse usate con la funzione di supportare o contenere dipinti e sculture, incentrati sulla valenza del corpo umano.

 

Alessia Coppola

 

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