“Romeo e Giulietta”, l’amore ai giorni nostri

EsTeatro inaugura la nuova stagione del Teatro Le Laudi con la sua versione della celebre opera shakespeariana.

In che modo avrebbe scritto oggi William Shakespeare la storia d’amore per eccellenza? E soprattutto che caratteristiche avrebbero avuto i personaggi se fossero nati in una società moderna? L’Associazione EsTeatro con la regia di Paolo Biribò e Marco Toloni ha provato, ed è riuscita a rispondere a queste domande proponendo una versione molto originale di “Romeo e Giulietta” presentata al Teatro Le Laudi di Firenze per la nuova stagione 2015/2016. È stato realizzato uno spettacolo che non ha stravolto l’opera originale ma al contrario, l’adattamento drammaturgico di Giacomo Fanfani si è legato perfettamente alla reale vicenda, caricata però delle idee dei giorni nostri.

RomeoeGiulietta2Una scenografia semplificata al massimo, essenziale e così semplice da essere la più adatta ad una messinscena che vuole dare rilievo ai contenuti e ai significati di una tragedia senza tempo. Le luci di Lorenzo Castagnoli hanno certamente contribuito a rendere lo spazio della rappresentazione molto suggestivo, talvolta anche così intimo da dare la percezione che lo spettatore stesse quasi “spiando” il segreto amore dei due innamorati. L’emozione del travagliato sentimento provato dagli innocenti amanti è stata poi accompagnata da un quasi sempre presente sottofondo musicale che ha reso davvero commoventi alcuni momenti della rappresentazione.

Romeo&Giulietta2L’interpretazione di Rosetta Ranaudo nel ruolo di Madonna Capuleti è stata certamente tra le più forti: la parte della nobile matrona è stata rappresentata nelle vesti di una donna opportunista e dal temperamento forte, disposta a tutto pur di conseguire i propri intenti. Una signora in stile first lady che alza la voce, punta il dito e scuote la figlia disobbediente ma innamorata, vestita con un tailleur di un rosso sgargiante, per richiamare anche visivamente l’energia dominante di questa figura. Antonio Musa infatti ha saputo sapientemente curare anche l’aspetto dei costumi; Giulietta, per esempio, durante tutto il corso della rappresentazione non ha mai cambiato il lungo abito bianco evocando di continuo l’immagine di una sposa, pura, innocente e allo stesso tempo colpevole di un sentimento d’amore. La balia ha indossato invece un elegante veste blu che non a caso rimanda alla necessità di avere attraverso di lei un equilibrio, o meglio il “ponte” tra due opposti: le famiglie rivali e la storia segreta dei due amanti. Romeo, nei suoi abiti comuni, rappresenta piuttosto l’uomo moderno, appassionato, seduttore ma solo apparentemente l’uomo vero perché davanti al pericolo è insicuro anche se impaziente di raggiungere i risultati attesi. Molto sicura di sé piuttosto è la figura di Frate Lorenzo, uomo saggio ma talvolta un po’ ambiguo, che prima disprezza il comportamento troppo impulsivo delle giovani generazioni, ma poi trova i rimedi per arrivare alle soluzioni a cui essi aspirano.

IMG_2043Ogni personaggio è visto in chiave moderna non solo dal modo in cui è vestito, ma soprattutto dall’uso del linguaggio che passa dai celebri versi shakespeariani ad espressioni come «puttanella», «figlia ingrata», o «che tu sia dannata!». Il netto contrasto tra il lessico cinquecentesco e quello dei giorni nostri non è mai stato dissonante anzi, è stata la caratteristica che ha permesso di rendere ancora attuale una storia che si concentra sulle sole emozioni dell’uomo. “Romeo e Giulietta” ha portato in scena la speranza di credere che possono ancora esistere le passioni forti e i sentimenti autentici a prescindere da quello che sarà il finale a cui è condotto chi ama l’altro più della sua stessa vita.

Firenze – TEATRO LE LAUDI, 1 novembre 2015.

Laura Sciortino

ROMEO E GIULIETTAdi: William Shakespeare; adattamento drammaturgico: Giacomo Fanfani; regia: Paolo Biribò, Marco Toloni; luci: Lorenzo Castagnoli; costumi: Antonio Musa; Scene: Silvia Avigo; personaggi e interpreti: Romeo Montecchi: Francesco Argirò; Giulietta Capuleti: Vittoria Scamurri; Madonna Capuleti: Rosetta Ranaudo; Balia: Anna Collazzo; Frate Lorenzo: Fulvio Ferrati; una produzione: Con-fusione; con il sostegno di: Comune di Cavriglia (AR).

Share the Post:

Leggi anche