Sanremo 2014, Arisa vince il festival

Arisa-656x428Contro tutti i pronostici che davano per favorito Francesco Renga, che non ha nemmeno fatto capolino nella triade finale, a vincere l’edizione 2014 del Festival di Sanremo è stata Arisa, battendo all’ultimo televoto i colleghi Gualazzi e Rubino rispettivamente piazzatisi al secondo e terzo posto.

Meritatissima la vittoria dell’artista lucana che aveva sfiorato il podio già un paio d’anni fa, sconfitta poi da Emma, fiera del suo brano firmato Giuseppe Anastasi che sicuramente si potrà ascoltare in radio molto di frequente.

Terence Hill nei panni del parroco più famoso della televisione italiana ha aperto la serata che ha visto esibirsi di nuovo tutti gli artisti in gara che hanno così riproposto per l’ultima volta sul palco dell’Ariston la canzone scelta tra le due presentate alla kermesse.

La carrellata di voci è stata interrotta dall’intervento di Maurizio Crozza che, forse scottato dai fischi dello scorso anno, si è totalmente riscattato con un monologo che, dopo un inizio un po’ banale ha preso una direzione migliore, con tanto di inevitabile imitazione del neo-premier Renzi.

Ospite gradita, Claudia Cardinale ha portato una ventata di classe al Festival, anche se la vera star della serata è stata Luciano Ligabue, tornato dopo la prima serata, per raccontarsi con la propria musica ed omaggiare il pubblico con tre dei suoi pezzi di punta. Sfruttato peggio invece l’atteso Stromae, stella belga della canzone che ha presentato un pezzo non tra i migliori della sua discografia e a cui è stato dedicato purtroppo poco spazio.

Nonostante fosse stato escluso dalla gara, Riccardo Sinigallia è stato comunque invitato per eseguire il suo brano, fuori concorso: aver già presentato “Prima di andare via” in un evento, facendo quindi perdere al pezzo l’etichetta di inedito avrà impedito all’artista di avere la possibilità di vincere Sanremo, ma sicuramente gli ha donato molta più visibilità e probabilmente occasioni di maggiori vendite.

fabio-fazio-638x425Con questa serata si conclude un’edizione sanremese con le connotazioni di un festival retrò, con ospiti decisamente ed inspiegabilmente “over”, ritmi molto poco televisivi ed un cast che, a parte qualche piacevole sorpresa, non ha minimamente tenuto conto dei gusti della massa preferendo invece voci meno conosciute.

Una scelta non premiata in modo eccellente dagli ascolti, se non per la curiosità ovvia della prima sera, e che a quanto pare, secondo i desideri del direttore di Raiuno Giancarlo Leone, potrebbe ripetersi con il ritorno possibile di Fazio alla conduzione anche per il prossimo anno.

C’è chi invece auspica l’arrivo di Carlo Conti, papabile da ormai diverse edizioni e mai giunto al timone del festival, ma un’opzione che potrebbe portare l’evento principe della musica italiana ai vecchi fasti dei conduttori storici che tanto il pubblico amerebbe.

Gaetano Cutri

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