“Sei come sei”, la Mazzucco e l’omogenitorialità a Napoli

mazHa regalato con uno dei suoi ultimi lavori la possibilità ad Ozpetek di portare sul grande schermo la sua pellicola intitolata “Un giorno perfetto”, ma Melania Mazzucco è di nuovo in libreria con “Sei come sei”, opera presentata presso il Chiaja Hotel de Charme di Napoli come appuntamento della rassegna “Poetè” organizzata da Claudio Finelli.

Durante l’evento moderato dallo stesso Finelli e dalla scrittrice e giornalista Antonella Cilento, è stato presentato il tema centrale del romanzo, ovvero l’omogenitorialità.

Protagonista del libro è infatti Eva, figlia di una coppia gay, soluzione che ovviamente mette al centro dell’attenzione un argomento molto spinoso per l’Italia che ancora non decide di legiferare in tal senso, alzando polveroni mediatici ad ogni tentativo di discussione.

L’autrice ha affermato come però il suo libro non sia la storia di una coppia omosessuale formata da due uomini che decide di avere un bambino, bensì il cammino di una ragazzina nel ritrovare uno dei suoi due padri, affrontando temi forti come appunto le difficoltà per due persone dello stesso sesso che decidono di vivere insieme la propria vita e di ottenere la paternità, nonché l’arduo compito di una bambina nel gestire come famiglia quella formata da due papà, andando contro la feroce schiettezza dei propri coetanei.

Presente all’incontro, la Presidentessa delle Famiglie Arcobaleno Giuseppina La Delfa ha, con semplicità e precisione, illustrato quale sia il complesso iter che uomini e donne gay debbano fare per diventare genitori, sottolineando come l’Italia offra purtroppo molte più restrizioni, rispetto ai paesi europei più vicini.

Il libro della Mazzucco tocca quindi temi che al giorno d’oggi fanno ancora parlare molto, ma come suggerisce la stessa autrice è spesso la cultura, più che il dibattito politico, che aiuta alla riflessione e al progresso, esprimendo quindi l’augurio che il termine “normalità” venga adottato anche da alcune tipologie di famiglie per sentirsi ancora più famiglie.

Gaetano Cutri

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