“Sik Sik l’ artefice magico” torna ad incantare con la voce di Eduardo

Giulio Baffi cura la pubblicazione di un’opera di grande valore storico ed artistico, in cui la voce di Eduardo ci riporta ad una storica versione di “Sik Sik l’Artefice Magico”

SIKSIKEra il 13 maggio 1979 quando, seduto in una delle ultime file del Teatro San Ferdinando, l’allora trentacinquenne direttore di quel teatro, Giulio Baffi, per un personale desiderio di perpetuare la magia della parola del grande maestro Eduardo, “armato” di un semplice registratore a cassette registra una delle repliche di quel “Sik Sik artefice magico” con cui l’artista salutò le scene. Ora, a distanza di più di trent’anni, grazie all’editore Guida, Baffi ci regala la condivisione di quei momenti catturati quella domenica di maggio, con la pubblicazione di un libro a cui è allegato il cd audio contenente, per l’appunto, quella registrazione. Una registrazione nella quale, con grande suggestione, è ascoltabile, oltre alla voce di Eduardo e degli allora suoi compagni di scena, il figlio Luca, Angelica Ippolito e Sergio Solli, i rumori di una sala viva e partecipe, in cui le risate, gli applausi, i mormorii, finanche i colpi di tosse, si fondono con le battute di scena, e la magia aumenta perché l’immaginazione di chi ascolta aggiunge al sonoro del cd le immagini che esso suggerisce. Un lavoro che va ben oltre all’operazione nostalgica, ma che costituisce uno straordinario documento, di cui lo stesso Baffi è stato inconsapevole per anni, poiché il copione recitato da Edaurdo e dalla sua compagnia è molto più ricco di quello che fu pubblicato a suo tempo coi tipi di Einaudi, e da cui sono stati tratti gli spettacoli messi in scena in questi ultimi trent’anni, tra cui ricordiamo una bella versione di Carlo Cecchi. Circa un quarto d’ora in più di testo che ritroviamo anche trascritto nel libro che viene accompagnato al cd, una pubblicazione ricca ed elegante, in cui, oltre al suddetto copione, troviamo testimonianze raccolte dai giovani Vincenzo Albano ed Emanuela Ferrauto, ovvero articoli e dichiarazioni dell’epoca, in cui intellettuali, artisti, critici teatrali quali Luigi Compagnone, Roberto De Monticelli, Enrico Fiore, Maurizio Liverani, Sergio Lori, Bruno Pezzella, Paolo Emilio Poesio, Domenico Rea, Paolo Ricci, Paolo Russo, Aggeo Savioli e Renzo Tiano raccontano il “loro” Eduardo, le loro personali emozioni e riflessioni rispetto all’artista ed allo spettacolo. Completano la pubblicazione le immagini, assolutamente inedite, quali la locandina dell’epoca, i bozzetti di Raimonda Gaetani, le foto di scena di Tommaso le Pera, ed un disegno autografo dello stesso Eduardo. Questa straordinaria opera arriva in un momento difficilissimo per l’editoria, soprattutto quella teatrale, ma anche in un momento che, con un anno d’anticipo, celebra il trentennale della scomparsa del più grande autore teatrale italiano del secondo novecento.

Gianmarco Cesario

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