Start e TAN: a Napoli due teatri e due generazioni uniti nel nome del Teatro

“Facciamo un pezzo di strada insieme”. E’ questo l’incipit scelto da Hilenia De Falco e Lello Serao, rispettivamente direttore artistico di Start/Interno5 e di Libera Scena Ensemble del Teatro Area Nord. “Non solo facciamo un pezzo di strada insieme – racconta la De Falco – ma insieme si esalta l’esigenza di un confronto generazionale tra storie diverse”. Un sodalizio in cui finalmente centro e periferia si avvicinano per realizzare, non solo la stagione teatrale 2014-2015, ma anche per superare la crisi attivando una migrazione tra i diversi pubblici dei due spazi teatrali, collocati in due aree distanti della città. E’ cosìil sogno dell’artista dei murales di Scampia, Felice Pignataro, pian piano diventa realtà. Confronto e dialogo di due realtà teatrali ma anche “il desiderio di avvicinare centro e periferia – dichiarano entrambi i direttori artistici – attraverso una direttrice segnata da una proposta culturale capace di attrarre fasce diverse di spettatori.” Un percorso chiaro che dà vita anche alla costituzione di un nuovo soggetto “Teatri Associati di Napoli”che riunisce e valorizza l’incontro di giovani attori, attrici, autori di Libera Scena Ensemble e di Interno5. “La crisi economica che si ripercuote drammaticamente sulla cultura può generare, come nel nostro caso, alcuni aspetti positivi – sottolinea Lello Serao – in grado di guardare alle prospettive e agli scenari futuri”. Un pregevole ottimismo da parte di Serao che, in questi mesi, ha dovuto lottare per la riapertura del TAN, uno dei primi teatri ad essere stato chiuso – stessa sorte è toccata in questi giorni al Teatro San Ferdinando e al Sannazzaro – per disposizioni comunali in vista di un adeguamento degli spazi alle nuove normative di sicurezza. Una navetta farà viaggiare il pubblico tra centro e periferia (si potrà prenotarla entro il giovedì di ogni settimana) favorendo gli spostamenti tra un teatro e l’altro e spaziando tra drammaturgie, linguaggi e generi teatrali classici e contemporanei. Da questo confronto nasce un dialogo tra due generazioni, tra direttori artistici, Hilenia De Falco e Lello Serao, con storie ed esperienze artistiche specifiche ma con un obiettivo comune: sperimentare una formula che porti giovani e meno giovani a teatro, attraverso una programmazione che non accavalli gli spettacoli nel cartellone. Viene fuori dunque una interessante offerta variegata di 15 spettacoli, a partire dal 29 novembre 2014 al 12 aprile 2015. Si inizia, neanche a dirlo, dallo START, in via San Biagio dei Librai 121 nel cuore del centro storico, con il primo spettacolo “Patres” della compagnia Scenari Visibili, regia e drammaturgia di Saverio Tavano, in scena il 29 e 30 novembre, alle 21, fulcro l’assenza di padri spirituali, di riferimenti culturali, politici. Seguirà “Cetriolinì”, il 19, 20 e 21 dicembre, di Luca Lombardi con la regia di Luca Saccoia, è la storia di un giovane mimo che tenta la strada dell’arte ma si ritrova imprigionato nella cucina di un fast food. Mentre il 23 dicembre c’è l’attesa riapertura del TAN, Via Nuova Dietro la Vigna, 20, a Piscinola, con “Le statue movibili”, in scena fino al 28 dicembre, un testo di Antonio Petito, adattamento e regia di Lello Serao, farsa divertente che utilizza una sorta di avvicendamento tra Pulcinella e Felice Sciosciammocca, sulla scia di un conflitto generazionale tra due posizioni, con numerosi spunti comici e la vivacità del teatro di tradizione. Sempre al TAN, dal 9 all’11 gennaio 2015, il divertentissimo spettacolo “Femmene”con la regia di Niko Mucci, madri e figlie ritratte nella forza come nella fragilità, uno spaccato di donne comuni che possono somigliare a tutte le donne del sud del mondo, racconta Nunzia Schiano, interprete dello spettacolo, e con Miriam Lattanzio (produzione GTS Artisti Riuniti). “Io la canto così”, il 17 e 18 gennaio al TAN con i virtuosismi di Antonella Morea, per un omaggio a Gabriella Ferri, tra canzoni e ricordi. La residenza artistica dello START confluirà in uno studio aperto al pubblico: Abbecedario” di Ludwig-Officina di linguaggi contemporanei, dal 24 al 31 gennaio. E’ un progetto di Cecilia Ligorio su tre personaggi che affrontano un’esistenza sospesa tra il teatro e la strada.

Una scena da "L'Anima buona di Lucignolo"
Una scena da “L’Anima buona di Lucignolo”

Contemporaneamente il31 gennaio e 1 febbraio, al TAN, “L’anima buona di Lucignolo”vincitore del Fringe Festival, è l’altra metà, quella nera della fiaba di Collodi, di Claudio B. Lauri, diretto da Luca Saccoia. Il 14 e 15 febbraio allo START, Michele Sinisi con due elaborazioni da testi shakespeariani: una performance da “Riccardo III” e un adattamento da “Amleto”. Il cartellone prosegue al TAN, con “Visite” il 21 e 22 febbraio, per la regia di Niko Mucci da Vargas Llosa: una riflessione sulle forme dell’amore e della solitudine all’interno di un’amicizia interrotta. E poi il ritorno di “Diego non sarà mai un uomo comune” prodotto da VODISCA e Libera Scena Ensemble, diretto da Aniello Maliardo, spettacolo che sarà al TAN, dal 27 febbraio al 1 marzo, con Maddalena Stornaiuolo e Luigi Credentino. Il 6 e 7 marzo, allo START, il monologo “L’inferno e la fanciulla”, di Mariano Dammacco e Serena Balivo:, attraverso un linguaggio allegorico sulle difficoltà di maturazione della nuova generazione. Al TAN, 14 e 15 marzo, il divertente “I tre desideri” della compagnia Marinoni/ Parriniello da un testo di Ben Moor. Sempre al TAN, il 21 e 22 marzo, “Mangiare e bere. Letame e morte” di Davide Iodice, prodotto da Interno5, “poemetto fisico in cui l’animale rivela l’umano e le sue mancanze”. Al TAN, il 28 e 29 marzo, sul modello “Teatro che verrà” inaugurato dal Positano Teatro Festival, Premio Annibale Ruccello, sarà presentato “Trittico”, spettacolo con tre corti teatrali premiati nell’ambito del Festival 2014 de “La Corte della Formica”, diretto da Gianmarco Cesario, alla sua decima edizione. L’11 e 12 aprile, si torna al TAN con “Realitaly”de La Ballata dei Lenna. Il gruppo piemontese porta in scena un documentario teatrale realizzato da tre giovani che finirà per precipitare in un reality show. La stagione si conclude il 17 e 18 aprile allo START con “Adulto” di Dario Muratore e Giuseppe Isgrò una ricerca sulla parte maledetta della crescita, da Pasolini, Morante e Bellezza. Ma va segnalato anche uno spettacolo fuori abbonamento, al TAN, in memoria di Don Peppe Diana “Per amore del mio popolo” il profumo della memoria, drammaturgia di Salvatore Nappa e la regia di Lello Serao, il 3 e 4 gennaio 2015, in collaborazione con il comitato promotore Don Peppe Diana, le Associazioni Jerry Masslo e Libera. L’intera programmazione rientra nel circuito della card Politeatro promosso dalla Rete dei Piccoli Teatri Metropolitani. Non ci resta che viaggiare tra centro e periferia!

 

Diletta Capissi

 

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