#Costruzioni, architetture teatrali di idee multidisciplinari.
Il palcoscenico del Teatro Cantiere Florida di Firenze si trasforma in un giardino allestito per un brunch; artisti, giornalisti e appassionati sono invitati a una conferenza stampa fuori dagli schemi, tra porcellane, fiori e deliziosi muffin salati, comodamente seduti su sedie vintage, per ascoltare cosa ha da offrirci il variegato e ricco cartellone della nuova stagione 2016-2017.
L’accoglienza sul palcoscenico è un gesto simbolico: è il voler riunire un pubblico composito nel luogo magico in cui tutto è possibile, in cui l’esperienza di emozionarsi di fronte alla platea diventa palpabile. Entrare in una sorta di giardino d’altri tempi, elegantemente apparecchiato, è la volontà di condividere col pubblico il fare teatro che, al Florida, è inteso come costruire, creare architetture di idee che a loro volta costituiscono, nelle menti artisticamente curiose, intere città. Vedere la cultura non come accessorio ma come possibilità di stare insieme è lo scopo del teatro del Quartiere 4 di Firenze, un teatro che, negli ultimi anni, è cresciuto qualitativamente e che ha una missione: la divulgazione della cultura. All’insegna della multidisciplinarità, il Florida punta sull’unione di forze, sul creare un dialogo tra compagnie diverse, tra spazi teatrali diversi, tra generi diversi, tra pubblici diversi.
Il cartellone 2016-2017 è composto da quattro offerte spettacolari che si intersecano e si pongono l’una in continuità dell’altra: la stagione di prosa, la stagione di danza, il Florida dei piccoli e Materia Prima, progetto all’insegna della scoperta. La stagione è inaugurata dalla danza, con Versiliadanza, Compagnia Simona Bucci e Company Blu, dalla cui collaborazione il progetto “D’ARME – Danza Area Metropolitana” intraprende il suo secondo anno di vita. Angela Torrioni Evangelisti ne presenta i relativi progetti, animati dalla necessità di continuare a parlare di arte, di spettacolo, sia come terapia, per distrarci dal tedioso e talvolta doloroso presente, sia allo scopo di crescere intellettualmente e socialmente. L’offerta della stagione di danza si articola in tre proposte: un doveroso omaggio a Shakespeare, con “WWW. WE WILLIAM’S WOMEN”, “Così misurerò il tuo amore”, “Frammenti di Lady M.”, “Will”, “Body Moods”, “Romeo e Giulietta 1.1”, “SDD Shakespeare dead dreams”; un discorso sul tema del sacro, con “…E d’oro le sue piume”, “Tempo fiorentino”, “Nowhere / Now here”; e una riflessione sulla legalità, con “Come un granello di sabbia”, una storia che ha come protagonista Giuseppe Gullotta e la sua vicenda, realizzato in collaborazione con Murmuris e in scena nell’ambito di Materia Prima. Ancora all’insegna della danza andranno in scena “In girum imus nocte et consumimur igni”, prodotto dal progetto D’ARME, “Anatomia”, realizzato da Simona Bertozzi con Francesco Giomi e Enrico Pitozzi e, in prima nazionale, “Radio Golgota”, liberamente ispirato a “Il libro della passione” di J. M. Ibanez Langlois.
Marzo sarà il mese di Materia Prima, un’offerta davvero multidisciplinare che si basa sulla collaborazione tra prosa, racconto, danza, sensazioni sonore e molto altro. Murmuris presenterà una nuova produzione: “Conversazione. Azioni dall’opera di Elio Vittorini”, per celebrarlo a cinquant’anni dalla morte; si tratta di un lavoro ispirato a “Conversazione in Sicilia”, che punta sull’importanza del dialogo col pubblico, sull’ascolto, dopo essere stati ascoltati, delle impressioni lasciate dagli spettacoli. In collaborazione con Elsinor, Murmuris porterà in scena “Luna Park. Do you want a cracker?” e “Made in China. Postcards from Van Gogh”; mentre il lavoro tra Murmuris e Versiliadanza, oltre al già citato spettacolo su Gullotta, porterà alla luce altre tre messinscene: “Proteggimi”, “Il conte di Montecristo” e “Dal carcere”, con gli attori della compagnia di Sollicciano. In chiusura di Materia Prima: “La vita ferma” di Lucia Calamaro e ” I vicini” di Fausto Paravidino, due testi dolorosi per due performances ricche di sensibilità emotiva.
La stagione di prosa, che ha il suo incipit a novembre con “Riccardo III e le regine”, apre il sipario su William Shakespeare, per poi spostarsi, senza mai dimenticare che il teatro è ANCHE un utile dialogo tra persone, su problemi sociali che colpiscono il nostro presente: pensiamo, con “Project Mercury” di Filippo Andreatta e “Ombretta Calco” di Sergio Pierattini, all’essere donna, all’avere una testa e un cuore pieni di sogni, spesso repressi da un’opportunità che sfugge; riflettiamo, con “Socialmente” di Francesco Alberici e Claudia Marsicano e con “Rivelazione. Sette meditazioni intorno a Giorgione” (conferenza-spettacolo tenuta dagli Anagoor, in cui si discute sull’enigmatica esistenza del famoso pittore) sulla linea sottile che separa realtà e immaginazione e, con “Scannasurice” di Enzo Moscato e “Il nemico”, realizzato dal Teatro dell’Elce, sui problemi esistenziali generati dalla facilità con cui la nostra mente può oltrepassare questa linea. La stagione di prosa affronta temi sociali attualissimi: da una parte “Utoya”, lavoro presentato da la Fondazione Teatro Metastasio di Prato, che racconta la strage del 2011 compiuta, in Norvegia, dall’estremista Andres Breivik, dall’altra Massimo Luconi e il prof. Cesare Molinari che hanno intrapreso un progetto con un gruppo di profughi di diverse nazionalità africane, i quali si esibiranno a gennaio in un testo ispirato a Bertold Brecht, “Storia di un bandito che conquistò il potere”, un testo didattico, scelto per formare attori in erba ma anche per raccontare una storia che, in qualche misura, li rispecchia; lo scopo è trascendere il teatro come mezzo di intrattenimento e usarlo per fornire spunti su cui ognuno di noi dovrebbe riflettere: l’immigrazione, tema di cui tanto si discute, richiede l’azione, richiede un’accoglienza pratica che significa dare un ruolo a queste persone che, ormai, sono parte integrante della nostra realtà; il teatro è un modo per far fronte a tali emergenze. L’atmosfera sarà alleggerita con Gennaro Cannavacciuolo e il suo teatro musicale, con “Volare. Concerto a Domenico Modugno” e “Yves Montand. Un italiano a Parigi”.
Il Teatro Cantiere Florida è un teatro giovane che collabora davvero con i giovani, integrando, nel proprio programma, “Le Chiavi della Città”, progetto dedicato a bambini e ragazzi che include una vasta offerta spettacolare; un teatro non solo per loro ma anche per loro, in modo che possano avvicinarsi a questo magnifico mondo.
Benedetta Colasanti