Teatro della Pergola: ripartono le attività stagionali 2015 – 2016

Una nuova stagione con grandi responsabilità, la nuova fondazione Teatro della Toscana si prepara al salto a partire dal 28 ottobre 2015.

Un cartellone ricco di novità e rilevanti appuntamenti quello della stagione 2015/2016 del Teatro della Pergola, con ventiquattro spettacoli comprendenti il grande Teatro Internazionale e una nuova drammaturgia nel rinnovato Saloncino, nonché la collaborazione con CanGo per il festival internazionale dedicato alla danza contemporanea diretto da Virgilio Sieni. Il Teatro della Toscana, riconosciuto ormai Teatro Nazionale nella sua sede fiorentina del Teatro della Pergola, inaugura così la nuova programmazione, mantenendo i prezzi invariati e molte agevolazioni su tutti gli abbonamenti per chi ha meno di 35 anni e non solo. Un progetto innovativo basato sull’azione simultanea del Teatro della Toscana ma anche della Fondazione Pontedera Teatro, capace di assicurare la giusta energia alle sue attività e scelte lungimiranti di stampo internazionale.

Il sipario si aprirà il 28 ottobre con lo spettacolo “Vita di Galileo” diretto da Gabriele Lavia e tratto da Bertolt Brecht, (produzione: Fondazione Teatro della Toscana e Teatro Stabile di Torino), un dramma morale tra scienza e collettività. Una rappresentazione fedele al testo originale per un totale di 25 attori in scena che interpreteranno più di ottanta personaggi. A seguire sarà la volta di Maurizio Scaparro con la sua “Bottega del caffè” dal 17 al 22 novembre, che ha debuttato a Milano nel segno di Expo 2015. Ispirata a Carlo Goldoni questa commedia ripercorre le trame sentimentali tipiche dell’uomo moderno, rimaste invariate dal ‘700 ad oggi, come l’invidia, l‘amore, l’odio, la brama di potere e la lotta per il benessere. Si prosegue con il lavoro di Sergio Rubini “Provando…Dobbiamo parlare”, che andrà in scena dal 24 al 29 novembre e vedrà l’attore e regista pugliese accompagnato nelle sue interpretazioni da Fabrizio Bentivoglio, Maria Pia Calzone e Isabella Ragonese. Ecco che il palco fiorentino si riafferma meta eclettica rivolta alla très d’union di artisti che vivono con intensità la loro professione tra teatro, cinema e televisione. Non da meno gli appuntamenti di dicembre, che vedono il ritorno di Marco Messeri al fianco della ditta ‘Geppy Gleijeses-Marianella Bargilli’, con lo spettacolo “L’Uomo, la Bestia e la Virtù”, tratto da Luigi Pirandello e diretto da Giuseppe Dipasquale. Un mese ricco di eventi importanti, come testimoniano le messinscene di Luca Zingaretti e Valerio Binasco, rispettivamente “The Pride” e “Sarto per Signora”. Il primo brillante testo dell’americano Alexi Kaye Campbell che esplora il tema dell’amore omo ed eterosessuale, il secondo un divertente vaudeville fatto di colpi di scena ed equivoci del personaggio di Emilio Solfrizzi, il libertino dottor Molineaux.

Si entra, così, nel vivo del nuovo anno 2016 con uno dei capolavori del maestro napoletano Eduardo De Filippo, “Non ti pago”, diretto ed interpretato dal figlio Luca De Filippo, che riporta a galla le storie di una società dolente ed oziosa alla ricerca di sogni, vincite al lotto e credenze popolari, in continua attesa di un colpo di fortuna che decreti un futuro migliore. Si prosegue con “Il Prezzo ( The Price)”, testo poco frequentato ed incentrato sull’economia di Arthur Miller, con Umberto Orsini, Alvia Reale ed Elisa Schilton, diretti da Massimo Popolizio. Dal 26 al 31 gennaio, invece, i grandi classici greci prenderanno il sopravvento per la regia di Luca De Fusco, in scena con “ORESTA – Agamennone” di Eschilo, unica trilogia ad essere sopravvissuta fino ai nostri giorni. Febbraio darà spazio ad un altro lavoro tragico con “I duellanti”, per la regia di Alessio Boni e Roberto Aldorasi. Un’opera dell’assurdo che ritrae una società ossessionata e in rapido declino. Un mese tutto da scoprire che vedrà sulla scia finale e gli inizi di marzo lo spettacolo “Casa di Bambola”, coprodotto da Teatro Franco Parenti e Fondazione Teatro della Toscana. Andrée Ruth Shammah dirige per la prima volta Filippo Timi nel capolavoro di Henrik Ibsen, indagando il crollo del ‘maschile’ contemporaneo per scoprirne le solitudini più nascoste. La stagione prosegue con due gentelmen della risata e dell’intrattenimento come Rocco Papaleo e Valter Lupo, che porteranno in scena dall’8 al 13 marzo “Buena Onda”, un viaggio in musica ai confini del mondo verso mete esotiche. Ma l’ironia continua con una protagonista d’eccezione del teatro comico, che vedrà sul palco l’inarrestabile Anna Marchesini dal 15 al 24 marzo con “Cirino e Marilda non si può fare”. Una storia singolare e divertente che riporta alla Pergola l’attrice romana a dieci anni dal fortunato “La cerimonia del massaggio” di Alan Bennett. Il cartellone procede con il lavoro di Sebastiano Lo Monaco “Il mio nome è nessuno L’ULISSE”, per la regia di Alessio Pizzech, nella versione di Valerio Massimo Manfredi, adattata per il teatro. In chiusura di stagione, infine, un progetto creativo a più voci, tra cui quella di Eugenio Finardi con “Musica Ribelle – La forza dell’amore”, accompagnato sulle scene da Fedrico Marignetti e la Todomodo Music-All diretta da Pietro Contorno.

Un’ampia programmazione che vede schierarsi altri tre imperdibili appuntamenti, di cui due internazionali fuori abbonamento ed un evento speciale nel mese di aprile. Quest’ultimo vedrà sul palcoscenico Pierfrancesco Favino con “La Controra” di Anton Cechov, da lui riscritto insieme alla collaborazione di Paolo Sassanelli. Un riadattamento familiare ambientato nel sud d’Italia, dove la casa diviene il centro di tutto e fa da testimone ai cambiamenti. Dulcis in fundo arriviamo al teatro internazionale, che vedrà in prima nazionale dal 23 al 24 febbraio “Il Giardino dei Ciliegi” per la regia di Roberto Bacci e la produzione del Teatro Nazionale di Cluj-Napoca. Cechov e la sua tragica leggerezza vengono rimessi in scena come una sorprendente opera d’arte senza confini, a 110 anni dalla prima assoluta dello spettacolo, il 17 gennaio 1904 al Teatro d’Arte di Mosca, per la regia di Stanislavskij , e a 110 anni dalla morte dell’autore russo, il 2 giugno del 1904. Si conclude con l’atteso “Battlefield” di Peter Brook, Jean-Claude Carrière e Marie-Hélène Estienne, sul palco della Pergola il 24 e il 25 maggio. Un poema epico dagli infiniti conflitti che già nel 1985 sconvolse critica e pubblico del Festival di Avignone. Una storia universale che riflette tutti gli aspetti della nostra esistenza, ponendo quesiti ancora attuali ed improrogabili.

Ma la Pergola da quest’anno non sarà solo la Sala Grande, ma anche il Saloncino, senza perdere le peculiarità acustiche che esaltano le performance musicali sarà rimossa l’attuale platea, sostituita da una gradinata con 196 posti, per meglio adeguarsi ai bisogni del teatro di prosa. Così sistemato questo nuovo spazio ospiterà le proposte più innovative in un orario particolare, le 19, che consentirà a chi vuole vedere una prima rappresentazione, mangiare qualcosa nel bar e poi magari assistere anche alla replica serale per una vera applicazione del concetto di multiprogrammazione. Tra gli spettacoli inseriti troviamo: “2×2=5” tratto da “Memorie dal sottosuolo” di Dostoevskij con la regia di Roberto Bacci, la coppia Bacci – Carvalho in cornice ‘noir’ con “La poltrona scura” e la Carrozzeria Orfeo in “Animali da bar”. Chiudono Leviedelfool e il loro “Made in China – postcards from Van Gogh”, per la regia di Simone Perinelli.

Per i ragazzi, e senza offendere gli adulti, all’interno de ‘Il Teatro dei Giovani’ è stato pensato “Happy birthday Mr. Marley”, con date anche nella Sala Grande, una suggestiva opportunità per lavorare sulle parentele tra mondi solo apparentemente lontani, omaggiando un’icona intramontabile.

È’ possibile consultare la stagione completa del teatro sul sito www.teatrodellapergola.com

Foto: Filippo Manzini.

Mara Marchi

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