Teatro Era di Pontedera: il programma 2015/2016

Ventotto spettacoli in calendario per la prima stagione dopo la nomina a Teatro Nazionale.

Il 2015 sarà ricordato come un anno di grandi cambiamenti per il sistema teatrale toscano: a gennaio è nato, dalla confluenza delle attività teatrali della Fondazione del Teatro della Pergola con la Fondazione Pontedera Teatro-Centro per la Sperimentazione e Ricerca Teatrale di Pontedera, il nuovo Teatro della Toscana e a febbraio gli è stato riconosciuto lo status di Teatro Nazionale, il più elevato tra quelli presenti nella riforma. La programmazione artistica del triennio 2015/2017 rappresenta dunque un’importante sfida: quella di creare un’unica nuova identità che unisca da un lato Firenze e il grande teatro di tradizione, dall’altro Pontedera e le produzioni di ricerca italiane e internazionali. In particolare, il Teatro Era promuoverà progetti volti a sperimentare un diverso rapporto con lo spettatore, rassegne multidisciplinari che daranno ampio spazio alle nuove generazioni, oltre a un lavoro di alta formazione per artisti e gruppi di teatro. Inoltre, veicolerà la produzione di materiale storico-critico sul Novecento, con progetti nei quartieri e sul territorio e un rinnovato rapporto con la scuola e l’università.

Animali-da-bar-foto-di-Laila-Pozzo-3-880x554Per questa prima stagione 2015/2016 sono previsti ventotto spettacoli. L’inaugurazione è stata affidata al gruppo giapponese Mum & Gypsy che, dopo il successo di “Dots Lines and the Cube”, torna in Italia con la prima assoluta di “Different Shape” (titolo provvisorio), un testo di Takahiro Fujita, regista e drammaturgo della “zero generation”, sulle diversità culturali tra i nostri due paesi. Da settembre a dicembre è dato ampio spazio alle giovani generazioni: Gli Omini, Civilleri / Lo Sicco, Michele Santeramo, Michele Sinisi. Da segnalare il debutto, a ottobre, di “Made in China. Postcards from Van Gogh”, una drammaturgia di Simone Perinelli per Leviedelfool; e la presentazione, a novembre, dopo l’anteprima al Festival Castel dei Mondi di Adria, di “Animali da bar” della Carrozzeria Orfeo. Si confermano inoltre alcune storiche collaborazioni, grazie alla presenza di Dario Marconcini, César Brie e Cacá Carvalho. Attenzione è data anche alla danza: Virgilio Sieni presenterà “Angelus Novus”, una nuova produzione della Fondazione Teatro della Toscana. Questa prima parte della stagione prevede anche il Progetto Dostoevskij, con due produzioni della Fondazione Teatro della Toscana: “Il sogno di un uomo ridicolo”, diretto e interpretato da Gabriele Lavia, e “2×2=5 Memorie dal sottosuolo”, con Massimiliano Aceti e Cacá Carvalho, regia di Roberto Bacci e drammaturgia di Stefano Geraci.

monica-piseddu-ph-brunella-giolivo-2-866x580Da gennaio ad aprile la stagione di prosa vede la presenza di Silvio Orlando e Marina Massironi, Vittorio Ciorcalo, Roberto Citran, Roberto Nobile, Antonio Petrocelli, Maria Laura Rondanini. Molti i titoli classici rivisitati in chiave moderna: “Il Prezzo (The price)” di Artur Miller per regia di Massimo Popolizio e l’interpretazione di Umberto Orsini; il “Decamerone – vizi, virtù, passioni” di Marco Baliani con Stefano Accorsi; mentre Alessio Boni ingaggia uno scontro violento con gli incubi e le ossessioni de “I duellanti” di Conrad. In prima nazionale, Roberto Bacci si confronta con “Lear” e con la drammaturgia di Stefano Geraci, che opera un minuzioso lavoro di smontaggio del “Re Lear” di William Shakespeare. Due le riflessioni sul mestiere dell’attore: “Ti regalo la mia morte, Veronika”, in cui Antonio Latella incontra per la seconda volta la poetica di Fassbinder e la figura di Veronika, diva sul viale del tramonto e vittima della morfina somministrata da medici senza scrupoli; e “Recita dell’attore Vecchiatto nel teatro di Rio Saliceto” di Gianni Celati, dove Claudio Morganti ed Elena Bucci riflettono sul senso del fare teatro. Da segnalare la presenza di Sergio Rubini con il suo nuovo lavoro “Provando… dobbiamo parlare”, interpretato insieme a Fabrizio Bentivoglio, Maria Pia Calzone e Isabella Ragonese, e I Motus, gruppo di ricerca radicale che ha segnato profondamente il teatro post-anni Novanta, con “MDLSX”, diretto da Enrico Casagrande & Daniela Nicolò e interpretato da Silvia Calderoni.

Tra i progetti speciali “Sognare a Teatro” e “Il Sogno di Alice”, due esperimenti nati per un numero limitato di spettatori (12-14). Il primo è un’esperienza notturna per adulti, a cura di Roberto Bacci, che conduce in un viaggio silenzioso per imparare ad ascoltarsi, rompendo le abitudini; il secondo è un percorso onirico in cui i bambini, abbandonandosi al gioco, all’immaginazione e allo stupore, si trovano dinnanzi ai personaggi di “Alice nel paese delle meraviglie” di Lewis Carroll. Dedicate ai più giovani anche alcune proposte per favorire il rapporto con la cultura teatrale: “Il mio nome è fantastica – omaggio a Gianni Rodari”, uno spettacolo pensato dalla Fondazione Sipario Toscana per la scuola dell’infanzia; e “Happy birthday Mr. Marley”, un’idea di Véronique Nah per rendere omaggio a un’icona intramontabile della cultura contemporanea.

Per tutte le informazioni e il calendario completo: www.centroperlaricercateatrale.it

Lorena Vallieri

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