“Torino Gay & Lesbian Film Festival 2015”, tutti i premiati

Un Lorenzo Balducci in versione drag ha dato il via, con un monologo tratto da Almodovar, alla cerimonia di premiazione della trentesima edizione del Torino Gay & Lesbian Film Festival presso il Cinema Massimo di Torino. L’attore, presidente di giuria per la sezione lungometraggi, ha voluto per la prima volta vestire i vistosi panni femminili per una performance recitativa dimostrando grande versatilità e bravura. DSCF1914Altrettanto gradito dal numeroso pubblico presente alla serata di premiazione, il cantautore Zibba, rivelazione ad una recente edizione del Festival di Sanremo, che ha presentato il suo recentissimo lavoro ed ha regalato una versione unplugged di “Senza di te” con cui è salito sul palco dell’Ariston un anno fa. Angelo Acerbi e il patron della manifestazione Giovanni Minerba hanno condotto la serata consegnando i premi ai migliori prodotti visionati nella settimana di festival, selezionati dal pubblico e dalle tre giurie opportunamente suddivise per le tre categorie in concorso. Il pubblico ha decretato “Aban + Khorsid” di Darwin Sernik come cortometreggio più meritevole, grazie alla passione con cui due ragazzi che vivono in una zona a rischio, decidono di continuare una storia d’amore sfidando anche la morte: lo stesso corto ha anche ricevuto una menzione speciale dalla giuria ufficiale che ha invece selezionato come vincitore “Tom in America” di Flavio Alves, per la sua originalità e per la forza con cui rompe ogni schema. Il Premio Queer, categoria globale assegnata da una selezione di studenti del Dams, è stato invece assegnato a “A escondidas” di Mikel Rueda, sul tema dell’immigrazione, ma “Je suis a toi” di David Lambert ha colpito i giurati, tanto da meritare una menzione speciale. Per la sezione lungometraggi, il preferito dal pubblico è stato “Vestido de novia “ di Marilyn Solaya, basato sulla guerra civile cubana vista dall’ocGardenia_BeforeTheCurtainFalls6_lr_LukMonsaertchio bistrato di un gruppo di transessuali, mentre la giuria ha scelto “Gardenia” di Thomas Wallner come miglior prodotto proiettato, uno spaccato di vita di artisti maturi che dopo 280 repliche chiudono uno spettacolo teatrale en travesti che ha girato il mondo; menzione speciale a “How to win a checkers” di Josh Kim, per aver regalato una storia vista dagli occhi di un bambino tra le difficoltà di un amore omosessuale vissuto in Thailandia. Con la proiezione del divertente “Six dance lessons in six weekes” con una strepitosa Geena Rowland si è chiuso con leggerezza il trentennale di un festival importante e ricco di preziose pellicole provenienti da tutto il mondo.

Gaetano Cutri

Share the Post:

Leggi anche