Compie 15 anni, ed ha ottima salute, “Quartieri spagnoli”, il musical di Gianfranco Gallo che scalda i motori per la settima edizione, in scena al Teatro Totò di Napoli dal 15 al 24 novembre. Uno spettacolo che è ormai un classico e che, come ha sottolineato l’autore e regista, “ha creato un genere, aprendo una porta poi attraversata da molti altri”. Rivendicazione legittima, così come l’orgogliosa presa di posizione su certi snobismi del teatro contemporaneo: “Premi come Le maschere – afferma Gallo – diventano occasione per creare ed assegnare premi tra una ristretta cerchia di artisti, e questo non è un bello spot per il teatro. Io sono felice di essere figlio del popolino, di Montecalvario per esattezza, e non a caso questo spettacolo, dal 1998 ad oggi, piace molto al popolo, ma anche al pubblico più colto. E non va dimenticato che al Totò c’è il record di abbonati, in un contesto difficile, ben diverso da quello più rassicurante di teatri come Diana ed Augusteo”. Il cast è di primo livello, da Andrea Sannino a Laura Borrelli, da Sara Saccone a Raffaele Esposito, fino ad Alessia Cacace e, ovviamente, allo stesso Gianfranco Gallo. E ancora: Giusy Freccia, Nello Nappi, Michele Selillo, Marco Maietta ed Alessandro Rusciano. “Lo spettacolo – continua Gallo – prende le mosse dallo sciopero del sesso attuato dalle donne nella Lisistrata di Aristofane. Il tutto calato nella realtà dei nostri Quartieri Spagnoli, che non sono solo droga, munnezza e delinquenza, ma un magma vario e affascinante”. Una produzione giovane (Raffaele Calafiore di Teatro Oggi), i costumi di Annalisa Ciaramella, e un format collaudato che riparte con diversi elementi di novità, tutti da scoprire. “Quartieri spagnoli” ha tutti gli ingredienti per avere ancora lunga, lunghissima vita.
