NAPOLI – Al via la quindicesima edizione di Angeli Musicanti Festival, evento patrocinato da Paolo Uva che quest’anno avrà il titolo “Classica-Contemporanea” e dal sottotitolo “Un altro sentire”. La rassegna di quest’anno infatti sarà la prima dedicata alla musica classica che si terrà lontano dal Teatro San Carlo, che l’ha ospitata dal 2007 al 2011, e avrà luogo invece al Teatro Mercadante. Lo scopo della produzione sarà quello di creare un’ibridazione tra il classico e il moderno, ma anche tra diverse arti, creando così delle atmosfere particolari. Bach, Vivaldi, Wagner saranno rivisitati con suoni e ascolti nuovi, ma soprattutto grazie al contributo dell’artista visivo Massimo D’Orta progetto curato da Jada Mucerino e dallo stesso Paolo Uva, che accompagnerà le performance.
Gli appuntamenti di quest’anno sono due. Si inizia il 20 Dicembre con una serata divisa in due parti: nella prima, intitolata “Killing the Classics”, sarà protagonista Vito Ranucci, uno dei più importanti compositori di world music, compositore di colonne sonore e premio Radici 2011, che proporrà questo spettacolo in prima nazionale, accompagnato da Federica Mazzocchi e Mauro Smith: “Abbiamo deciso di rielaborare i vecchi classici attraverso nuovi strumenti e nuove tecnologie – spiega Ranucci – passeremo le vecchie composizioni con la contaminazione dell’elettronica, della techno e della house”. La seconda parte della serata affidata a Peter Schwalm che presenterà in esclusiva per l’Italia il nuovo progetto discografico, prodotto in collaborazione con il poliedrico Brian Eno, mago dell’elettronica e della ambient music. La performance sarà intitolata “Wagner Transformed” nella quale Schwalm rivisiterà le composizioni dell’ideologo dell’”opera totale”.
La seconda serata sarà il 1 Gennaio 2014 e proporrà uno degli artisti classici più affermati del momento. Sul palco ci sarà infatti Ramin Baharami, musicista indiano, tra i migliori interpreti di J.S. Bach viventi. La serata sarà intitolata “Viaggio in Italia da Bach a Scarlatti a Bach”.
Napoli – 14 Dicembre 2013
Francesco Di Maso
