Vacanze Turche, un tuffo nella commedia brillante e di costume.

Vacanze Turche, nata da un’idea drammaturgica e registica di Cinzia Mirabella e interpretata dalla stessa Cinzia Mirabella e da Rosaria De Cicco, è una commedia brillante che ripercorre con leggerezza e intelligenza alcuni nodi problematici condivisi da molte donne che oggi, nel terzo millennio, nonostante siano grintosamente giunte tra i quaranta e i cinquanta,  sono costrette a confrontarsi quotidianamente con la propria urgenza di indipendenza, con l’ineffabile legge del desiderio e con una società che non sempre risponde in modo adeguato a legittime e innegabili esigenze.

Cinzia-Mirabella-e-De-CiccoDue parole chiave per raccontare la messinscena: simpatia e ironia. La simpatia, infatti, consente alla vivacissima e bravissima coppia di interpreti di creare uno stato di continuo sentimento condiviso con gli spettatori, stato grazie al quale, con estrema naturalezza, il pubblico diventa empaticamente partecipe delle vicissitudini tragicomiche delle due protagoniste, le segue nelle rocambolesche avventure turche ed attende, spera e sogna con loro una seducente svolta esotica in grado di portare entusiasmo ed ottimismo in una routine deludente e poco appagante.

L’ironia, invece, è la lente ribaltata attraverso la quale lo spettacolo riesce a proporre, tra una risata e l’altra, una sincera e gradevolissima indagine sul comportamento umano, sia sul comportamento dell’universo femminile, scrutandone le insicurezze, gli impulsi, i vezzi più esteriori ed anche le paure più nascoste, sia sul comportamento dell’universo maschile, visto ora attraverso gli occhi delle donne, contraddittoriamente attratte da prototipi di virilità antitetici, ora attraverso i gesti e i suoni semianimaleschi di un turco napoletano – il bellissimo Mario De Felice – che, fantasma o proiezione onirica di una libido insoddisfatta, divide con le protagoniste la stanza di un albergo.

Insomma, quella di Cinzia Mirabella e Rosaria De Cicco è un’operazione riuscitissima perché svecchia con successo la commedia brillante di matrice borghese, che pure è un cardine della tradizione drammaturgica del secolo scorso, e fa convergere la cifra più amena e più allegra, che diverte immediatamente lo spettatore, con il tocco sofisticato di chi sa utilizzare anche i codici più popolari per ritrarre in maniera pungente ed amara fenomeni, atteggiamenti e abitudini della nostra società.

Cinzia Mirabella, Rosaria De cicco

Napoli – Nuovo Teatro Sancarluccio , 1 marzo 2014

Claudio Finelli

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