“Verso l’orizzonte”, l’opera poetica di Maria Cuono

_maria-cuono-lorella-cuccariniE’ un omaggio ad una donna speciale la raccolta di poesie “Verso l’orizzonte” di Maria Cuono, giornalista pubblicista e conduttrice radiofonica, pubblicata dalla casa editrice Kimerik.

I versi sono infatti dedicati a Lorella Cuccarini, che l’Autrice ha avuto modo di conoscere personalmente (e soprattutto di apprezzare come persona, bella da ogni punto di vista) e che per la stessa rappresenta un’artista a tutto tondo: non solo ballerina e cantante, ma anche benefattrice, donna dedita al sociale, testimonial di numerosi ed importanti progetti a scopo beneficenza.

“Verso l’orizzonte” racchiude trenta poesie, composte durante le diverse fasi della vita dell’Autrice: vi sono versi che appartengono alla fanciullezza e al periodo adolescenziale, versi che si rifanno a problematiche attuali (come la riflessione sulla guerra) e poesie che invece si ispirano ai sentimenti dell’amore e dell’amicizia, della maturazione e della crescita, della passione e anche dell’abbandono.

Sono svariate, difatti, le tematiche toccate nel testo: tanto spazio occupa di sicuro il tema dell’amicizia, come confermato in primo luogo dalla dedica alla Cuccarini, cui è rivolta la poesia che poi dà il nome al libro: sono numerosi i versi in cui la Cuono, prendendo sempre spunto da scene di vita vissuta, riflette sull’amicizia, come il sentimento capace di rendere sublime la vita e di arricchirla, ma anche capace di provocare delusione, amarezza.

-cuono-copertinaAnche l’amore viene declinato in tutte le sue forme: come passione, come gioia, come il quid capace di riempire la vita, ma anche quale abbandono, solitudine, tristezza e disperata lontananza dalla persona amata.

Oltre che amore e amicizia, nel testo si susseguono altri temi impegnativi – molto intensa, ad esempio, è “Quanto sangue versato”, la poesia che prende spunto dalla guerra e parla di “un mondo che va sempre più alla deriva, per l’odio che acceca l’uomo rendendolo schiavo di se stesso”, con l’immagine straziante delle madri disperate che piangono la perdita dei propri bambini – alternati, però, anche ad argomenti più “leggeri”, poesie che prendono spunto, ad esempio, dalla stagione che si vive o da un luogo appena visitato, o ancora dalla gioiosa nascita di una nuova vita (come la poesia composta in occasione della nascita della nipotina dell’Autrice).

La Cuono in quest’opera manifesta uno spirito sensibile e idealista, aperto alle problematiche sociali e ricco di una positività che riesce a farsi strada anche tra i versi più amari, nonché la voglia di andare controcorrente: in un’epoca in cui sembrano predominare personaggi “urlanti” e trasgressivi, sicuramente la dedica alla Cuccarini rappresenta un ritorno alla tradizione, ad un mondo dello spettacolo più semplice e “pulito”.

I temi, trattati con un linguaggio lineare e scorrevole, sono capaci di caratterizzare il percorso esistenziale di noi tutti, durante le fasi della vita, per cui non è difficile, scorrendo i suoi versi, rispecchiarsi nelle sue parole, ritrovare il filo di sentimenti che ci sono appartenuti, ci appartengono e ci apparterranno.

Alina Domi

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